Il pastificio Benagiano approda a Symbola, la Fondazione per le qualità italiane. Il pastificio è a Santeramo in Colle, provincia di Bari: è qui che nel 1870 il bisnonno Francesco fonda un laboratorio per produrre piccole quantità di orecchiette e cavatelli, tipici del luogo. Da allora, la filosofia dell’azienda è rimasta la stessa: innovare con i piedi saldi nella tradizione della buona tavola di un tempo. La pasta Benagiano viene fatta solo con trafile in bronzo – che rendono la superficie della pasta ruvida e porosa e poi essiccata lentamente in ambienti non condizionati a ricambio naturale di aria. Il resto lo fanno l’alta qualità delle materie prime, l’attenzione ai dettagli, e una “rete” di fornitori e collaboratori, studi del mercato.

“Con il pastificio Benagiano siamo di fronte ad un talento della tradizione che pu far parte a pieno titolo del nuovo Made in Italy- commenta Fabio Renzi, Segretario generale di Symbola- l’azienda pugliese ha radici forti nel territorio e nella tradizione ma, nello stesso tempo, ha la capacità di affrontare le sfide dell’innovazione, attraverso la tecnologia e la passione per la qualità.
Questi sono elementi che fanno del pastificio un protagonista della soft-economy, che si basa sull’uso delle nuove tecnologie, ma anche sulla forza delle idee, sulla responsabilità e sul rispetto dei luoghi, dei territori e dei saperi”
Tra i soggetti già sostengono la Fondazione troviamo: Alessandro Profumo – Unicredit, presidente del Forum delle imprese, Domenico De Masi – sociologo, presidente del Comitato Scientifico poi tra i promotori: Carlo de Benedetti- Presidente Cir Group, Diego Della Valle- Presidente Tod’s, Alberto Piantoni-Amministratore delegato Bialetti – Annamaria Artoni- Presidente ConfindustriaEmilia Romagna, Franco Pasquali- Coldiretti, Carlo Puri Negri – e tanti altri che credono nell’Italia di qualità.
“Il risultato della nostra passione per la qualità – afferma Giuseppe Benagiano, amministratore unico del pastificio- è una pasta “unica” e irripetibile, frutto di quelle “conoscenze contestuali”, implicite e non formalizzate, che non possono essere riprodotte altrove e che costituiscono la base del vantaggio competitivo di molte piccole e medie aziende italiane. Nel caso del pastificio Benagiano a fare la differenza è quel patrimonio di saperi e capacità riguardanti il prodotto, le materie prime, le fasi di lavorazione, gli impianti e i processi che si sono sedimentati nel corso del tempo e che garantiscono l’altissima qualità del prodotto.