L’Italia dei talenti si da appuntamento in Umbria. Il 21 e il 22 luglio, la bella regione diventerà infatti la capitale della qualità e della soft economy. Una due giorni di confronto, tra piccole e grandi storie di successo del made in Italy e tra reti produttive che puntano sulla qualità o sull’innovazione, sulla tradizione o sull’ingegno, sulla coesione sociale o sulla tutela dell’ambiente. Quello di Montefalco e Bevagna sarà un incontro di realtà che si basano sulla soft economy e che non solo riescono a restare galla, ma sono diventate gli esempi nel mondo dell’Italia che innova e progredisce: dell’Italia “che ce la fa”.
Qui imprenditori, studiosi, sindaci, direttori di parchi, politici, presidenti di associazioni ambientaliste e di reti tematiche, rappresentanti delle Regioni e giornalisti, scambieranno le loro vedute e metteranno in rete le loro esperienze. Un’occasione per valutare insieme come il nostro paese puó guardare con fiducia al futuro se, al pari di tutti i grandi paesi industrializzati, saprà puntare sui saperi, sulla ricerca, e sul rinnovamento e allo stesso tempo valorizzare il suo straordinario patrimonio di storia, natura, cultura e creatività.
Al convegno di Symbola, inoltre, saranno numerose imprese che rappresentano la soft economy. Dalla Bialetti, famosa per le caffettiere e leader europeo nel settore delle pentole, un’azienda che ha puntato il suo successo sull’innovazione, ma anche sulla responsabilità sociale d’impresa e il legame con il territorio, alla Granarolo, industria casearia, che basa le sue produzioni sulla coesione tra il territorio e il rispetto dell’ambiente, da Raggio Verde di Artuto Malagoli, che ha riscoperto la canapa e la usa per la carta e come tessuto per grandi stilisti, alla ST Microelectronics, che produce componenti elettronici combinando iperinnovazione tecnologica e risparmio energetico.
Da venerdí 21 luglio, a partire dalle 9.30, fino all’ora di pranzo del sabato 22, i comuni di Bevagna e Montefalco saranno cosí, la cornice del tradizionale seminario estivo di Symbola. In particolare, nella prima sessione della prima giornata, “La soft economy: territorio, passione e innovazione”, aperta dalle relazioni di Fabio Renzi, segretario di Symbola e di Aldo Bonomi, presidente di AASTER, saranno messe a confronto esperienze di imprenditori, con quelle di ricercatori e di esponenti di organizzazioni del lavoro. Dal produttore vinicolo Marco Caprai a Carlo Bassi di ExpoCts-Fiera Milano, da Giuseppe De Rita Segretario del Censis a Cesare Fumagalli Segretario di Confcommercio e molti altri. La sessione del pomeriggio, “La forza delle reti, le migliori pratiche”, sarà il momento in cui le realtà che muovono il territorio si incontreranno con il mondo dell’associazionismo. I presidenti di reti come le Città del Vino, i Borghi piú belli d’Italia, la Città della Castagna discuteranno con l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, con l’Anci Associazione Nazionale Comuni Italiani, con Paolo Terribile Presidente dei Distretti Italiani, con Francesco Ferrante il Direttore Generale di Legambiente.
Le fila del ragionamento si approfondiranno nella giornata di sabato: “Il futuro della qualità italiana”. A discuterne Ermete Realacci, Presidente di Symbola, Francesco Rutelli Vice Presidente del Consiglio e Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Walter Veltroni Sindaco di Roma e Alessandro Profumo Amministratore delegato di Unicredito e presidente del Forum della Fondazione. Nel corso della giornata verrà anche presentata Signa: indagine previsionale sul futuro della qualità italiana, realizzata da Domenico De Masi, sociologo del lavoro e presidente del comitato scientifico di Symbola.