La Fattoria Poggio Gagliardo, bellezza “tutta italiana” e azienda produttrice di vino di prima qualità, si unisce a Symbola. Poggio Gagliardo 400 ettari di paesaggio toscano, tra Pisa e Livorno, un suggestivo casale antico nel verde, ma soprattutto esempio eccellente di made in Italy, entra dunque a pieno titolo nella fondazione delle qualità italiane. Symbola chiama a raccolta e mette a confronto quelle realtà che basano la loro attività sulla qualità, sull’innovazione, sulle nuove tecnologie ma anche sul rispetto dell’ambiente e dell’identita dei territori , proprio come l’azienda agricola toscana.
Tra i soggetti che sostengono Symbola già troviamo: Alessandro Profumo – Unicredit, presidente del Forum delle imprese, Domenico De Masi – sociologo, presidente del Comitato Scientifico, Fabio Renzi – segretario generale; e poi tra i promotori: Carlo de Benedetti – presidente Cir Group, Diego Della Valle – presidente Tod’s, Walter Veltroni – sindaco di Roma, Annamaria Artoni – presidente Confindustria Emilia Romagna, Franco Pasquali – Coldiretti, Carlo Puri Negri – Pirelli Real Estate, Franco Bonanini – presidente Parco nazionale delle 5 Terre e tanti altri che credono nell’Italia di qualità.
“Symbola – sottolinea il segretario generale della Fondazione, Fabio Renzi – vuole affermare la soft-economy, un’economia in grado di coniugare coesione sociale e competività, tecnologie innovative e tradizione culturale e di trarre forza dalle comunità e dai luoghi, con grande responsabilità sociale e rispetto dell’ambiente”.

La Fattoria Poggio Gagliardo ha una significativa storia di soft economy, alle spalle. Nel 1976 l’istituzione della denominazione di origine controllata Montescudaio ha riconosciuto e ufficializzato la storica vocazione di questa terra per una viticoltura di alta qualità.
E proprio nel cuore della zona del Montescudaio, si trovano i vigneti che ha piantato Valter Surbone, divenuto proprietario della Fattoria Poggio Gagliardo nel 1969.
L’azienda è infatti situata in una fascia collinare ideale per la produzione del vino:
80 dei suoi 400 ettari sono destinati a vigneto, destinati quasi interamente alla produzione del vino.
I vigneti dell’azienda dei Surbone, favoriti da un ambiente e un clima particolarmente benevolo, sono stati impiantati con particolare riguardo agli innesti della vite.

“Fattoria Poggio Gagliardo è da circa quarant’anni della nostra famiglia – dichiara Andrea Surbone la nostra azienda ha sempre cercato di coniugare ricerca e tradizione allo scopo di contribuire alla crescita del territorio. Come il vino Vel Aules vinificato secondo un testo di vinicultura del 1700”. Grande esempio di armonia fra ricerca e tradizione, il Vel Aules e’ pura storia del vino, frutto di una ricerca nel passato per l’alta qualità del futuro. Ma l’intuito dei Surbone, nella produzione del vino di qualità, era già venuto fuori. Fra i promotori della DOC Montescudaio, ottenuta ben 30 anni fa e i cui pilastri sono stati il Sangiovese e il Trebbiano, Fattoria Poggio Gagliardo ha piantato, anche ancor prima dell’ottenimento della denominazione, un intero vigneto di Cabernet Franc, vitigno che allora non era usuale nella Costa degli Etruschi di cui proprio Montescudaio fa parte”.
Poggio Gagliardo produce anche un olio extra vergine d’oliva, di prima qualità.