"La lotta alla criminalità ambientale è ad un passo da un traguardo storico: il sì di oggi del Senato avvicina, finalmente, l’obiettivo di portare nel codice penale quegli strumenti (dal raddoppio dei tempi di prescrizione all’innalzamento delle pene, alla previsione di nuovi reati come inquinamento e disastro ambientale, fino all’obbligo di ripristino dei luoghi colpiti dal crimine) in grado di rendere più efficace la lotta alla criminalità che colpisce l’ambiente, la salute dei cittadini e l’economia". Fabio Renzi, Segretario generale della nostra Fondazione, commenta con soddisfazione l’approvazione, oggi da parte del Senato, del disegno dilegge contro gli ecoreati.

"Una serie di misure (ad un anno dall’approvazione, alla Camera, di un testo frutto di un’ampia convergenza, che ha preso le mosse dal lavoro prezioso di associazioni come Legambiene e Libera, e dalle proposte del nostro presidente Ermete Realacci, di Micillo, M5S, e Pellegrino, Sel) che – prosegue Renzi – speriamo, la Camera approverà in tempi rapidi: per dare al Paese – e al nostro sistema economico, alle imprese oneste, che alla criminalità ambientale pagano un dazio altissimo – nuove opportunità e nuove energie".