Al Forum Regionale dei saperi sociali e territoriali, organizzato da regione Marche con AASTER e Consorzio Marche Spettacolo, a Macerata il 26 maggio 2017 parteciperà il segretario generale Symbola Fabio Renzi. In particolare farà le conclusioni della plenaria di apertura.

Questo appuntamento è il primo di almeno tre momenti di riflessione collettiva orientati al rapporto tra saperi sociali e territoriali e “ricostruzione” post sisma. Pertanto il forum è da considerarsi come una prima tappa di un laboratorio territoriale che si snoderà in appuntamenti successivi.
Il secondo appuntamento sarà a Treia (4-8 luglio 2017) all’interno del Seminario Estivo
organizzato da Fondazione Symbola
, il terzo sarà organizzato presso ISTAO ad Ancona in
autunno, nell’ambito delle celebrazioni del cinquantesimo anno di attività.

Programma dei lavori

PRIMA SESSIONE PLENARIA PUBBLICA

Inizio lavori ore 10.00
Saluti ed interventi introduttivi
Romano Carancini, Sindaco di Macerata
Moreno Pieroni, Assessore Cultura e Turismo Regione Marche

Ore 10.15
Relazione di indirizzo
Aldo Bonomi, Direttore Consorzio AASTER

Ore 10.45
Lo stato dell’arte nelle zone del sisma
• Vasco Errani, Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016

Ore 11.15
Interventi dai territori
Maurizio Mangialardi, Presidente ANCI Marche
Stefania Monteverde, Vicesindaco di Macerata

Conclusione prima sessione plenaria pubblica
Fabio Renzi, Segretario generale Fondazione Symbola

FOCUS GROUP A INVITO

Ore 14.00 – 16.00
Attività dei 4 gruppi di lavoro in parallelo

Gruppo 1 – Il Paesaggio – Eredità e identità in transizione 
In questa parte verranno analizzati gli asset che costituiscono l’hardware del Paesaggio, le condizioni antropologiche, socio-economiche e culturali che hanno favorito un modello di sviluppo e rappresentazione – nell’arte, nella comunità, nella morfologia, delle forme urbane, negli assetti istituzionali che rappresentano il divenire delle identità marchigiane.
Le Marche, e più in generale il centro Italia, si caratterizzano per il forte valore attribuito alle culture dei luoghi (quali espressioni di kultur e di zivilisation), tanto da farne ancora oggi un tratto identitario rilevante, oltre che di identificazione da parte degli altri territori italiani e dal mondo. La storia di questi luoghi è di fatto un’infinita stratificazione culturale a cielo aperto in cui è possibile leggere la continuità di un’azione collettiva tesa ad ricreare incessantemente le condizioni di metabolizzazione del moderno (sino alla celebre “industrializzazione senza fratture” di Fua) e del discontinuo, in una continua ricerca di “rinascimento” dai tratti fortemente umanistici.

Chairman: Pippo Ciorra, Docente di Composizione Architettonica e Senior curator MAXXI Architettura
Partecipanti esterni
Mario Cucinella, Architetto • Domenico Nicoletti, Direttore Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga • Paolo Piacentini, Giornalista, Esperto Cammini del MIBACT • Sergio Remi, Ricercatore Consorzio AASTER

Gruppo 2 – Il Paesaggio – Il patrimonio come bene culturale
Bene culturale come bene comune dinamico e in perenne transizione: per chi, come, perché. Resilienza e fragilità hanno sviluppato nuove obsolescenze e forme di innovazione che obbligano al ridisegno delle governance e delle centralità. Il pubblico e il privato, insieme.
Nella metamorfosi in atto, e ancor più evidente nel post sisma, i l territorio è sempre più teatro di una ridefinizione della sua natura di “bene”, tra il suo essere bene pubblico, bene mercificabile e bene delle comunità, o bene comune in un’accezione più universalistica e astratta. Si pensi, ad esempio, al “bene” paesaggio, al “bene” qualità della vita, al “bene” digitalizzazione, ma anche ai “beni” culturali o ambientali. Questa dialettica tocca categorie fondamentali della cittadinanza come “diritti e doveri”, “inclusione ed esclusione”, etc.
Chairman: Carlo Birrozzi, Soprintendente Archeologia belle arti e paesaggio delle Marche
Partecipanti esterni
Lina Calandra, Docente Geografia Università degli Studi dell’Aquila  • Anna Giorgi, Direttrice Università della Montagna di Edolo • Davide Rampello, Manager culturale

Gruppo 3 – Il Paesaggio – I software dell’ipermodernità
Beni servizi e paesaggi alla prova dei nuovi software, delle nuove infrastrutture utili, della modernizzazione concettuale che parla lingue e linguaggi per nuove utenze e cittadinanze mobili. Abitanti, antropologie, nuova residenza – temporanea turistica e vocazionale.
In questo solco le Marche hanno provato ad indicare e praticare una “via” percorribile e promettente mettendo assieme economia, cultura ed istituzioni, facendo leva sugli eventi quali momenti di socializzazione delle sperimentazioni in atto.

Chairman: Cristiana Colli, Giornalista, ricercatrice sociale
Partecipanti esterni
Giancarlo Basili, Scenografo • Maurizio Dematteis, Scrittore e video maker • Franco Iseppi, Presidente Touring Club Italiano • Cristina Loglio, MIBACT – Presidente Tavolo tecnico Europa Creativa

Gruppo 4 – Il Paesaggio – “Com’era e come sarà”, nuove geografie e nuovi modelli di sviluppo 
Il processo di ricostruzione delle aree toccate dal sisma si configura come laboratorio a cielo aperto che impegna le comunità locali a “pensare il territorio” dentro la contemporaneità del paradigma flussi e luoghi. Il “come sarà” non sarà inevitabilmente la “semplice” riproduzione del “com’era”. Anche perché, al netto del sisma, quei territori erano già scavati dalle ricadute locali dei grandi processi di cambiamento che ne avevano indebolito strutturalmente la tenuta sotto il profilo demografico, sociale, economico ed istituzionale. Un processo, questo, che interessa molta parte dei cosiddetti territori ai margini dello sviluppo. Tuttavia oggi le condizioni che rendono possibile lo sviluppo locale fanno di questi territori possibili “centri”, e non margini, in virtù di risorse (paesaggio, ambiente, risorse naturali, risorse culturali, asset comunitari, etc.) che stanno al centro di un nuovo ciclo di sviluppo laddove si connettano con i saperi e i linguaggi della modernità (digitale, economia dei servizi, economia circolare, etc.).
Questi processi di modernizzazione investono e ridisegnano le forme del vivere e dell’abitare non solo a livello locale, ma determinano la riconfigurazione delle funzioni di commutazione dei saperi a diverse scale territoriali: regionali, macro regionali (Italia di mezzo), trans nazionali (Macro Regione Adriatico Ionica).

Chairman: Aldo Bonomi, Direttore AASTER
Partecipanti esterni
Enrico Borghi, Consigliere Speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’attuazione della Strategia Nazionale delle Aree Interne • Stefano Bruno Galli, Docente Storia delle Dottrine Politiche Università degli Studi di Milano, Consigliere Regione Lombardia  • Alberto Magnaghi, Professore emerito di Pianificazione Territoriale Università di Firenze • Cristiano Re, Responsabile dei Progetti Territorio Fondazione ENI Enrico Mattei  • Fabio Renzi, Fondazione Symbola


SECONDA SESSIONE PLENARIA PUBBLICA

Ore 16.00 -16.30
Relazioni dei chairman dei gruppi di lavori

Ore 16.30 – 17.15
Conclusioni
Enrico Borghi, Consigliere Speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’attuazione della Strategia Nazionale delle Aree Interne. • Francesco Palumbo, Direttore generale turismo del Mibact  • Luca Ceriscioli, Presidente Regione Marche

 

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