Il Sistema produttivo culturale e creativo piazza il territorio riminese ottavo fra le venti province in graduatoria, per quanto riguarda il valore di spesa turistica pari a 909,9 milioni di euro. La graduatoria arriva dal rapporto 2019 “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, presentato lunedì ed elaborato da fondazione Symbola e Unioncamere. Si tratta di uno studio che quindi, annualmente, quantifica il peso della cultura e della creatività nell’economia nazionale. E a livello generale, nella classifica in cui svettano, ai primi tre posti Milano, Roma e Torino, emerge che «Rimini occupa un incoraggiante posto tra le prime venti posizioni, 17 per l’esattezza, con una percentuale di 6,5 per incidenza di ricchezza e occupazione prodotte». Quelli riminesi, spiegano dall’amministrazione, «sono numeri importanti se si pensa che la cultura è uno dei motori trainanti dell’economia italiana, uno dei fattori che più esaltano la qualità e la competitività del made in Italy». Il sistema produttivo culturale e creativo, «fatto da imprese, PA e non profit, genera infatti a livello nazionale quasi 96 miliardi di euro e attiva altri settori dell’economia, arrivando a muovere, nell’insieme, 265,4 miliardi, equivalenti al 16,9% del valore aggiunto nazionale». E ancora. «Si tratta di una ricchezza che si riflette in positivo anche sull’occupazione: il solo Sistema produttivo culturale e creativo dà lavoro a 1,55 milioni di persone, che rappresentano il 6,1% del totale degli occupati in Italia».