Quanta tecnologia incorporano oggi beni e servizi culturali? Come le nuove tecnologie stanno cambiando la fruizione del bene culturale? In che modo le competenze tecniche e tecnologiche possono essere messe al servizio dell’industria culturale? E quali nuove a opportunità di mercato si aprono ai professionisti tecnici in questo settore?

A queste domande tenteranno di dare una risposta i relatori al convegno nazionale “La sfida tecnologica dei beni culturali: il ruolo del perito industriale”, organizzato dal Consiglio nazionale dei periti industriali e dall’Ordine dei periti industriali di Matera, che si svolgerà il prossimo 22 novembre a Matera, presso Casa Cava.

Ripercorrendo il sentiero del rapporto tra tecnica/tecnologia e beni culturali, il convegno vuole approfondire le modalità con cui oggi le tecnologie intervengono nella valorizzazione del patrimonio culturale, attraverso interventi che da un lato portino la testimonianza degli attori in campo (chi produce e fa cultura), e dall’altro il racconto delle buone prassi di valorizzazioni di rilievo prodotte tramite innovazione tecnologica.
I lavori saranno aperti dal presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali Claudio Guasco, seguiti dalla lectio magistralis di Darko Pandakovic, – Docente di Architettura del Paesaggio alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e consulente Unesco.

Il dibattito proseguirà con una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera 2019, Francesco Canestrini – Sovraintendenza archeologica, belle arti e paesaggio della Basilicata, Nicola Cardinale – Professore Università della Basilicata, direttore vicario del Dipartimento Dicem, Giovanni Schiuma – Direttore del CLabUnibas e Professore di Gestione dell’Innovazione all’Università della Basilicata, Romina Surace – Ricercatrice Fondazione Symbola.

Chiuderà i lavori Giampaolo D’Andrea – Assessore alla cultura e all’innovazione del Comune di Matera e consigliere del Ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini.