Un tavolo con i professionisti della tecnica per vincere la sfida digitale dei beni culturali. È la proposta che Giampaolo D`Andrea, consigliere del ministro per i beni culturali e assessore alla cultura del comune di Matera, ha lanciato davanti a una platea di periti industriali presenti al convegno «La sfida tecnologica dei beni culturali: il ruolo del perito industriale», organizzato a Matera dal Cnpi, dalla Fondazione Opificium e dall’Ordine dei periti industriali di Matera con l’obiettivo di approfondire le modalità con cui oggi le nuove tecnologie intervengono nella valorizzazione del patrimonio culturale e come, nello stesso tempo, le competenze tecniche possono essere messe al servizio dell’industria culturale. Semplice il punto di partenza: la tecnica e la tecnologia stanno cambiando significativamente l’approccio verso la cultura, definendo nuove modalità di fruizione dei beni culturali, consentendo una maggiore valorizzazione del bene culturale. È in atto un’evoluzione da un approccio di tipo conservativo verso la cultura (la tutela del bene) ad uno di valorizzazione. Un approccio che rispecchia un ripensamento nella gestione del bene culturale, in una logica che, oltre a salvaguardare gli aspetti valoriali, possa dare al paese un contributo in termini di prodotto e occupazione.