Il valore aggiunto delle imprese creative è aumentato del 44%, mentre l`occupazione del 3,7%, risultati migliori del resto dell’economia piemontese La spinta arriva soprattutto dal design che può trainare tutti gli altri settori.

La cultura ha retto meglio l’impatto della crisi». Così Pietro Gabriele, segretario della Cgil Torino, commenta i dati diffusi dalla Fondazione Symbola all’inizio dell’estate, che certificano una crescita «più che doppia» del settore produttivo culturale e creativo in Piemonte rispetto ad altri comparti. Nel 2018, rispetto all’anno precedente, il valore aggiunto è cresciuto del 4,4%, mentre l’occupazione è salita del 3,7%. Il ruolo delle imprese culturali è evidente se confrontate con il dato complessivo delle attività economiche regionali, che in media registrano un +2% nel valore aggiunto e un +1,2% nell’occupazione.  II Piemonte è quarto tra le regioni italiane in tema di cultura e creatività, per valore aggiunto e occupazione, trainata da Torino, terza fra le province (dietro a Milano e Roma). L’area metropolitana del capoluogo sabaudo registra un +8,8% nel valore aggiunto e un +8,4% nell’occupazione, che le fanno guadagnare la testa del podio piemontese, seguita dalle province di Alessandria e Novara. La spinta arriva soprattutto dal design, ambito incluso nelle rilevazioni del settore culturale che sembra, a ben vedere, la via di sviluppo più trasversale e praticata.