Un’isola robotizzata realizzata in collaborazione con Smart Robots, spin-off del Politecnico di Milano, caratterizzata da un co-bot Kawasaki Duaro a due bracci collegato a un sistema di visione tridimensionale che capisce i movimenti dell’operatore adattandovisi, utile per operazioni di assemblaggio, test o ispezione di parti fino a 2 kg di peso. L’ha realizzato la Tiesse Robot, nel suo stabilimento di Visano, aperto nel 1976 da Luigi Daprà e Alfredo Gavazzi. All’Università di Brescia, invece, una squadra di ingegneri collabora con i neurochirurghi degli Spedali Civili per sviluppare un sistema robotico per operazioni in endoscopia che interessano la base del cranio, mentre un team che coinvolge 26 aziende e altri quattro atenei è al lavoro per sviluppare una piattaforma, adattabile a diversi impianti industriali, per il controllo del movimento di sistemi meccaironici correggendo eventuali errori della macchina in tempo reale. Sono le tre innovazioni incluse nel report «1oo Italian Robotics & Automation Stories» curato da Enel e Fondazione Symbola e presentato ieri a Roma: 215 pagine per raccontare, attraverso 1oo storie italiane, le tecnologie pronte a migliorare la vita delle persone, robot e automi che entrano nella vita di tutti i giorni e sempre più presenti nelle attività domestiche, ludiche o di assistenza.