Macchine autonome volanti come Pop.up next per decongestionare il traffico urbano, pony express robotici come Yape, per consegne dei pacchi sostenibili, e contadini robot come Pantheon, che usa droni e sensori per migliorare la qualità delle coltivazioni. Alcuni dei robot più innovativi al mondo parlano italiano e sono pronti a fare la loro parte nella lotta al cambiamento climatico. Il rapporto “100 Italian robotics and automation stories” di Enel e Fondazione Symbola racconta un settore in rapida crescita. Sono 104 mila le imprese della filiera della robotica, il 10% in più di cinque anni fa. Vi lavorano 429 mila addetti, dei quali più di un quarto operano nell’area di Milano. Ha sede qui, per esempio, il Ddp studio di design che ha sviluppato, con l’Inail e l’Iit, la protesi Hannes, che consente al paziente di recuperare il 90% della funzionalità della mano. “La robotica è attraversata dalle sfide del futuro, a cominciare dalla necessità di affrontare la crisi climatica, coniugando empatia e tecnologia”, ha detto il presidente di Symbola, Ermete Realacci, alla presentazione del rapporto, mentre l’amministratore delegato dell’Enel, Francesco Starace, ha raccontato della ricerca del gruppo nel campo dell’automazione. “Abbiamo cominciato a sperimentare robot – ha citato come esempio Starace – nella fase di assemblaggio dei pannelli solari”.