Nel talk online “L’Italia che verrà” Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola e Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel,, hanno rilanciato il Manifesto di Assisi, di cui sono i promotori insieme a Enzo Fortunato, Vincenzo Boccia, Ettore Prandini, Catia Bastioli, Mauro Gambetti. Occorre lavorare perché la necessaria ripresa punti su un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo più resiliente e competitiva. Enel, socio di Symbola, è una delle protagoniste dell’azione contro la crisi climatica e leader mondiale privato nella generazione da fonti rinnovabili. La progressiva elettrificazione dei consumi finali, con energia da fonti rinnovabili, rappresenta la strada maestra per una profonda decarbonizzazione di tutti i settori economici delle nostre società. Una equa transizione energetica è ormai economicamente possibile oltre che socialmente desiderabile. “Investire in fonti rinnovabili è economicamente conveniente – dichiara Ermete Realacci nel corso del talk – anche in America lo hanno capito. Nonostante Trump abbia costruito parte del suo racconto politico puntando sul rilancio del carbone americano, da quando è presidente il consumo di carbone è calato e sono state chiuse cinquanta centrali. Nell’ottobre scorso – prosegue Realacci – tutti i nuovi impianti che producono energia elettrica, sia negli stati governati dai repubblicani sia in quelli governati dai democratici, sono alimentati con fonti rinnovabili”. La green economy è stata e sarà la migliore risposta alla crisi, una strada che guarda avanti e affronta le sfide del futuro incrociando la natura profonda della nostra economia: la spinta per la qualità e la bellezza, la coesione sociale, naturali alleate dell’uso efficiente di energia e materia, dell’innovazione, dell’high-tech come viene raccontato nei rapporti GreenItaly della Fondazione Symbola. Lo conferma una recente ricerca dell’Università di Oxford, l’Italia, assieme a Cina, Germania, Stati Uniti, Germania è tra i paesi più forti nella transizione globale verso un’economia verde, anzi potenzialmente il più forte. Possiamo da subito mobilitare risorse economiche, tecnologiche e produrre nuova occupazione contribuendo all’obiettivo di azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050, obiettivo che si è posto Enel e che è uno dei punti centrali del Manifesto di Assisi perché “non c’è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia”.