Nella fase 2 della crisi Covid19 e con l’arrivo dell’estate il gelato rimane uno dei comfort food preferiti.  E anche uno dei simboli del food made in Italy.

Non è facile attribuire una paternità al gelato. Famoso il passaggio della Bibbia in cui Isacco offre ad Abramo latte di capra misto a neve. Ma è alla corte di Cosimo dei Medici a Firenze che l’architetto Bernardo Buontalenti allievo del Vasari, inventa il gelato moderno, fatto di latte, panna e uova, il gusto è alla crema.

Oggi, anche nel pieno della crisi, è un consumo abituale, i gusti sono centinaia, 570 secondo i gelatai di Padova, 108.000 le gelaterie artigianali in 76 diversi Paesi, per un giro di affari di oltre 16 miliardi di euro. Dietro questo prodotto l’Italia ha saputo costruire una filiera di tutto rispetto, che genera tra produttori di macchine e quelli di arredamenti e attrezzature, un fatturato di 800 milioni di euro e oltre 1000 dipendenti. Tra i pionieri di questa filiera le Industrie IFI guidate da Gianfranco Tonti (nella foto), produzione totale in Italia ed esportazioni in oltre 50 paesi, headquarter a Pesaro, prima azienda in Europa per produzione, con oltre 2500 banconi per arredo bar/anno.

Per primi hanno saputo mutuare dal pret-à-porter e dal mondo dalle cucine componibili tre fattori: industrializzazione, serialità e design. Nascono così, grazie alla collaborazione con il designer nipponico Makio Hasuike, Factotum (1991) il primo mobile da bar ad avere una struttura portante in acciaio, successivamente Platinum (2005) un concept per l’arredamento dei locali in cui si eliminano le barriere tra ospiti e coloro che ospitano, parte del sistema anche la famosa tonda: la prima gelateria rotante. Con il progetto Pop Up, sono riusciti a compattare in un blocco di 5,14 mq tutto ciò che serve ad una gelateria.

In questi giorni IFI è ancora una volta al lavoro per reinterpretare il rito del gelato nel post covid19. Osservando la crescita delle consegne a domicilio, cresciute del 58% nell’ultimo mese e raddoppiate se comparate allo stesso periodo del 2019, hanno sviluppato Gelato Coolbox Pans, un contenitore hi-tech progettato da Marc Sadler. Si tratta di un contenitore isotermico per vaschette da asporto che conserva perfettamente il gelato per oltre 6 ore, senza la necessità di abbatterlo per il trasporto e senza corrente elettrica. Il gelato è così più buono e più sicuro per il consumatore, in quanto non subisce shock termici ed è facilmente trasportabile nel baule o sui sedili di un’utilitaria. Ma è solo l’inizio. Se volete capire come cambierà il rito del gelato, a breve sarà IFI a dircelo.