Oggi inizia il Festival della Soft Economy della Fondazione Symbola. Parleremo anche di un’Europa che cambia marcia e di un’Italia che insieme è in campo per un’economia più a misura d’uomo. Ora che stiamo immaginando come risollevare il Paese dalla pandemia, abbiamo la grande occasione di farlo grazie ad una economia più a misura d’uomo e più sostenibile, come affermiamo nel Manifesto di Assisi, che sia in grado di contrastare la crisi climatica e ridurre le disuguaglianze. Grazie ad una transizione ecologica e digitale che è l’obiettivo dell’Europa, col Green Deal e col Recovery Fund. Il positivo risultato del vertice europeo toglie alibi a tutti e ribadisce le priorità che non erano ben chiare nei lavori degli Stati Generali dell’economia. I finanziamenti europei vanno innanzitutto a sanità, coesione, green economy, digitale. La nostra economia e la nostra società saranno rafforzate da questa scelta. La direzione è quella indicata dal Manifesto di Assisi: un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica. L’Italia ha tutte le condizioni e molte esperienze per essere protagonista di questa sfida. Il mondo sta già cambiando, basti pensare a Trump che ha costruito parte del suo racconto politico puntando sul rilancio del carbone americano, da quando è presidente il consumo di carbone è calato e sono state chiuse cinquanta centrali. Nell’ottobre scorso tutti i nuovi impianti che producono energia elettrica, sia negli stati governati dai repubblicani sia in quelli governati dai democratici, sono alimentati con fonti rinnovabili. La green economy è stata e sarà la migliore risposta alla crisi, una strada che guarda avanti e affronta le sfide del futuro incrociando la natura profonda della nostra economia: la spinta per la qualità e la bellezza, la coesione sociale, naturali alleate dell’uso efficiente di energia e materia, dell’innovazione, dell’high-tech come viene raccontato nei rapporti GreenItaly della Fondazione Symbola.