Luoghi e Vie della Fede non è un cammino tradizionale, nel senso che non si compone di percorsi e tappe precise e obbligate, ma è piuttosto un itinerario alla scoperta del patrimonio artistico-religioso che caratterizza gli edifici di culto in provincia di Lecco. In alcuni tratti si cammina attraverso antiche vie di pellegrinaggio, in altri ci si può muovere con mezzi di trasporto pubblico e privato. L’itinerario può essere considerato un “cammino diffuso”, in cui le classiche tappe dei cammini sono sostituite da luoghi sparsi visitabili nell’ordine che si preferisce.

Lo scenario è quello del Lago di Como, più precisamente il suo ramo nord e quello sud-est, descritto nell’introduzione de “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni.

I comuni interessati dal cammino sono 9, di cui 6 piccoli, e l’intero percorso può essere diviso in due aree, quella della sponda orientale del ramo nord e quella del ramo di Lecco.

Nella prima, partendo da nord, si comincia da Colico, dove si trova il Forte Montecchio Nord, struttura militare realizzata alla fine dell’800 in una posizione altamente strategica, che dominava gli accessi dalla Valtellina e dalla Valchiavenna. Oggi il forte è un museo aperto al pubblico, in cui si possono visitare gli alloggi, le armerie e le artiglierie d’epoca perfettamente conservate.

Nel comune si trova il complesso architettonico dell’Abbazia di Piona, nell’omonima frazione, realizzato in stile romanico-lombardo e il cui chiostro porticato è stato costruito utilizzando il locale marmo di Musso.

Scesi a Dervio, si visita la Chiesa di San Tommaso di Canterbury, citata nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, un manoscritto anonimo del XIV secolo in cui erano raccolti tutti gli edifici di culto dell’arcidiocesi di Milano. La struttura si trova accanto al castello di Corenno Plinio, saccheggiato dai Lanzichenecchi nel 1629. A Vestreno, invece, la tappa consigliata è quella del Santuario della Madonna della Pietà di Bondo: dotata di arredi del ‘700 in marmo nero di Varenna, la chiesa si trova in un bosco a 700 metri di altezza.

Le ultime architetture religiose del ramo nord del lago si trovano intorno a Perledo, paese dove sono stati rinvenuti numerosi fossili di pesci e rettili del Triassico. Qui si visitano le chiese di Sant’Antonio Abate a Perledo e dei Santi Nazaro e Celso a Bellano, ricostruita nel XIV secolo sui resti di una precedente struttura, la cui facciata è realizzata con strisce orizzontali di marmo bianco e nero.

Nel ramo di Lecco invece, presso Mandello del Lario, sorge il santuario della Beata Vergine del Fiume, con affreschi del ‘600, edificato nel luogo in cui, in seguito a un’esondazione del fiume Meria, un sacco di grano fu trasportato dalle acque davanti a un’immagine della Madonna con Gesù Bambino.

Arrivati a Lecco, oltre alla Basilica di San Nicolò, con il suo campanile neogotico alto 96 metri che svetta sulla città, si può visitare Villa Manzoni, dove lo scrittore trascorse la sua infanzia. Passando a Calolziocorte, sulle sponde dell’Adda, si possono ammirare i due chiostri del Monastero di Santa Maria del Lavello e proseguire per Civate. Qui si visita l’abbazia di San Pietro al Monte, edificio dell’XI secolo con un pregevole ciclo di affreschi sull’Apocalisse. Infine, le tappe più a sud del cammino sono tra Cassago Brianza e Imbersago, dove si trova il santuario seicentesco della Madonna del Bosco, progettato da Carlo Buzzi, che lavorò anche alla realizzazione della facciata del Duomo di Milano.

 


Questo contributo fa parte della rubrica Cammini d’Italia, parte del rapporto Piccoli Comuni e Cammini d’Italia, realizzato da Fondazione Symbola e Fondazione IFEL.
Progetto grafico a cura di Bianco Tangerine.