In Veneto, tra il 2015 e il 2019, circa 43.000 imprese hanno puntato su eco-investimenti. Non solo: sia per numero assoluto di imprese del territorio che per incidenza percentuale sul totale, alcune province venete, Padova, Treviso e Vicenza in primis, risultano tra le prime 20 in Italia per presenza di aziende che puntano sul green.

A dirlo l’undicesimo rapporto GreenItaly della Fondazione Symbola e di Unioncamere – promosso in collaborazione con Conai, Ecopneus e Novamont e con la partnership di Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne srl ed Ecocerved – misura e pesa la forza della green economy nazionale.

Rispetto alle cifre investite, per le regioni del Nord-Est questo risulta essere il risultato nettamente più lusinghiero in valori assoluti e secondo solo a quello della Lombardia, che nel quadriennio ha visto in campo nell’eco-sostenibilità oltre 77.000 imrpese.

Trentino – Alto Adige e Friuli – Venezia Giulia risultano essere rispettivamente al 15esimo e al 16esimo posto della classifica, con 9.800 e 8.000 realtà. I territori hanno puntato prevalentemente su efficienza energetica, fonti rinnovabili e taglio dei consumi di acqua e rifiuti.

Lo scenario cambia, almeno per il Trentino – Alto Adige, se però non ragioniamo più in valori assoluti, bensì parlando di incidenza di realtà eco-sostenibili rispetto al numero di imprese presenti sul singolo territorio: il Veneto, con il suo 33,9%, risulta dietro a Molise (37,6%) e Calabria (34,9%), mentre il Trentino – Alto Adige è a quota 33,3%. A Nord – Est, insomma, un’impresa su 3 investe nel green. Il Friuli – Venezia Giulia presenta invece valori leggermente più bassi, con la provincia di Trieste e quella di Gorizia effettivamente sopra il 30%, ma Udine e Pordenone con valori al di sotto.