Molta attività scientifica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il maggior Ente pubblico di ricerca italiano, da sempre è rivolta ai Beni Culturali.

Dal 2019 il lavoro di diversi istituti è confluito nell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, hub del CNR per la ricerca e l’innovazione dedicata alla conservazione e valorizzazione del patrimonio, grazie all’integrazione di discipline umanistiche, scienze sperimentali e applicazioni tecnologiche.

Con oltre 180 ricercatori, tecnologi e tecnici di varie discipline, l’ISPC opera su 7 sedi in tutta Italia.

Tra i riconoscimenti più prestigiosi, c’è l’European Heritage Awards 2009 per il restauro della Basilica di San Nicola a Cipro, oggi polo attrattivo della città di Nicosia, grazie ad un innovativo supporto antisismico, mutuato da uno studio realizzato in antichità sulle moschee di Samarcanda.  

Tra i numerosissimi progetti in corso c’è HBIM4MANN, piattaforma per mettere a sistema una mole enorme di informazioni del Museo MANN (NA) in un modello 3D, semanticamente arricchito e di facile consultazione, per la gestione di tutti gli aspetti della vita di un museo, dal monitoraggio alla manutenzione, alla gestione dei flussi dei visitatori. Il progetto è del Built Heritage Innovation Laboratory che, oltre alla gestione complessa di dati, si occupa di diagnostica e miglioramento energetico, come il software sviluppato per il progetto SECHURBA, per valutare la compatibilità di sistemi di risparmio energetico in interventi di riqualificazione su beni culturali, tra cui il Castello Svevo di Gela (CL).