Fare uno screening della retina scattando un selfie. Sembra uno spot, ma è così che funziona l’oftalmoscopio digitale per smartphone prodotto da D-EYE. Nata in Italia nel 2014, l’azienda fa ricerca e innovazione nella sua sede di Padova, sostenuta anche dagli investimenti di importanti finanziatori italiani. La versatilità dei suoi prodotti l’ha trasformata, in pochi anni, in un player all’avanguardia nel campo della smart health. Il dispositivo ottico, che consente di trasformare l’iPhone in un oftalmoscopio, è grande quanto un accendino usa e getta e costa poche centinaia di euro. Il medico deve solo montarlo sul suo smartphone e scattare una foto. La microcamera raccoglie un’immagine dettagliata del fondo oculare e permette di diagnosticare glaucomi, papilledema e molte altre patologie della retina. Oltre al sistema di lenti, D-EYE ha sviluppato una app e una piattaforma cloud che consentono all’utente di gestire, condividere e analizzare il proprio database di immagini. Grazie al suo sistema automatico di messa a fuoco della retina, il dispositivo permette lo screening e il follow-up dei pazienti affetti da patologie croniche. L’oftalmoscopio tascabile, inoltre, potrebbe rappresentare una soluzione per i Paesi in via di sviluppo che soffrono di carenze nei servizi sanitari e non hanno colmato il gap tecnologico rispetto ai sistemi di diagnosi, supportando il lavoro dei medici in visita nei villaggi. Nel 2017, a soli tre anni dalla fondazione, D-EYE si è aggiudicata il Premio per l’Impresa Gaetano Marzotto.