Inserito da Newsweek all’11esimo posto tra i migliori ospedali specializzati in ortopedia al mondo (e primo in Italia), l’Istituto Ortopedico Rizzoli è un’assoluta eccellenza in questa branca della medicina. Ciò che rende possibili le innovazioni del Rizzoli è la sinergia tra l’attività clinica e quella dei laboratori di ricerca. Attraverso questa collaborazione, ad esempio, gli ingegneri biomeccanici, avvalendosi di TAC e risonanze magnetiche, riescono a progettare e stampare in 3D dei modelli di protesi personalizzate, realizzate con materiali biocompatibili e forellati (scaffold), che nel tempo vengono colonizzati dalle cellule, diventando un perfetto sostituto della parte anatomica originale. Nessun materiale, però, risulta biocompatibile quanto l’osso umano stesso. Per questo motivo, il Rizzoli ha effettuato il primo trapianto al mondo di vertebre umane su un paziente affetto da tumore osseo, cui sono state sostituite  vertebre con quelle conservate nella Banca del Tessuto Muscoloscheletrico della Regione Emilia-Romagna, istituita presso il Rizzoli, la più grande in Italia (oltre il 50% del tessuto da donatore utilizzato in Italia arriva da qui). Oltre a una perfetta fusione con la colonna vertebrale, le vertebre umane garantiscono la possibilità di un percorso di radioterapia, incompatibile con altre protesi. Recenti sono gli studi sul microbiota intestinale e tumorale e il loro effetto sull’esito delle terapie dei tumori ossei e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale come strumento di supporto alla ricerca clinica.