Produrre vaccini è un’operazione complessa che necessita di macchinari sofisticati: i bioreattori, in grado di riprodurre i processi naturali in modo veloce e controllato. Si rende così possibile l’incubazione e la coltivazione dei principi attivi dei vaccini studiandone la crescita per ottenere protocolli standardizzati. La complessità di queste apparecchiature richiede tempi produttivi e autorizzativi lunghi perché ogni macchina è tarata con pressioni e temperature specifiche a seconda del processo biologico che riproduce. A Porto Mantovano (MN) ha sede una delle prime dieci realtà al mondo specializzata nella produzione di bioreattori. Con quasi 10 mln di € di fatturato annuo, Solaris sviluppa fermentatori e bioreattori per la R&S e la produzione industriale, destinati soprattutto all’industria farmaceutica che li utilizza per la produzione di vaccini diffusi, come quello della meningite. In due decenni di attività, oggi l’azienda occupa 30 dipendenti e 50 collaboratori ed è presente nel mercato americano e in quello asiatico, vantando 30 distributori in tutto il mondo. Nella rincorsa al vaccino contro il Covid-19, i bioreattori Solaris sono un importante alleato per velocizzare e rendere autonoma la produzione di dosi. Numerose sono, infatti, le aziende dedicate alla R&S biotech nel mondo che hanno deciso di affidarsi ai suoi macchinari