La montagna deve intraprendere «una strada non ideologica per non rischiare di rimanere fermi a progetti che non avranno la capacità di concretizzarsi». Un percorso che necessita di strumenti di supporto alle imprese, investimenti, digitalizzazione, infrastrutture adeguate e capacità di fare squadra. Ad affermarlo l’assessore regionale alla Montagna Stefano Zannier, al convegno “In me non c’è che futuro. Far crescere la montagna nella sostenibilità” che ieri a Sutrio ha aperto il Green Carnia Fest, festival della sostenibilità in montagna di scena fino a domenica 4 sul comprensorio del Monte Zoncolan, grazie a una cordata che unisce i Comuni di Cercivento, Ovaro, Paluzza, Ravascletto e Sutrio. «Le politiche di sviluppo per la montagna — ha proseguito — devono essere declinate secondo le specificità di ogni territorio soprattutto in una regione come la nostra dove ogni area montana ha caratteristiche proprie: orografiche, infrastrutturali, culturali» Per Zannier «servono strumenti di supporto alle imprese affinché possano innovarsi e investire in montagna e servono infrastrutture per permettere al sistema di reggere».