Roma, 4 ago. – La grande area metropolitana di Milano è al primo posto nelle graduatorie provinciali per incidenza di ricchezza e occupazione prodotte create dalla cultura, con il 9,7 e il 9,8%. Roma è seconda per valore aggiunto (8,7%) e quarta per occupazione (7,8%), mentre Torino si colloca terza (8,4%). Seguono, per valore aggiunto Arezzo (7,6%), Trieste (7,1%), Firenze (6,7%), Bologna (6,2%) e Padova (6,1%). È quanto emerge dall’undicesima edizione di Io sono cultura, il rapporto realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere, insieme a Regione Marche e Credito Sportivo.
Il rapporto è stato illustrato oggi alla presenza del ministro della Cultura, Dario Franceschini, del presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, del presidente Unioncamere, Andrea Prete, del direttore della Fondazione Symbola, Domenico Sturabotti, oltre all’assessore alla Cultura Regione Marche, Giorgia Latini. In termini di occupazione, la leadership per incidenza dei posti di lavoro sul totale dell’economia è dunque da attribuire a Milano. Ma il ruolo della cultura non si ferma alla sola quantificazione dei valori della filiera, spiega il rapporto. Importanti sono anche i legami tra cultura e turismo.
La Lombardia è la prima regione per spesa turistica attivata dalla domanda di cultura (3,9 miliardi di euro) e quinta per incidenza della stessa sul totale della spesa culturale (47,6%, quasi 10 punti in più della media nazionale).
Il legame tra cultura e manifattura appare evidente nelle realtà distrettuali, ovvero in quelle aree dove è presente una rilevante concentrazione di professioni artigianali, che valorizzano competenze creative del made in Italy. Fra queste eccellenze distrettuali, fortemente orientate ai mercati esteri, si possono citare Monza-Brianza, Arezzo, Alessandria, Modena, Reggio Emilia, Pesaro-Urbino.