A dicembre 2019 arriva alle orecchie di COOP Lombardia una spiacevole notizia: PizzAut, associazione che si dedica all’inserimento sociale di persone con autismo, ha subito il furto di panettoni e pandori, fondamentali per finanziare un importante progetto di inclusione, ovvero l’apertura di una pizzeria gestita da ragazzi autistici.  COOP Lombardia decide immediatamente di aiutare l’associazione attraverso l’acquisto in controvalore dei dolci natalizi trafugati. Ma un gesto di solidarietà non basta per creare una relazione: COOP Lombardia vuole fare di più e dare un contributo importante alla vita delle persone con autismo. Ma prima di aiutare bisogna conoscere. L’inclusione per funzionare ha bisogno di informazioni. Così l’impresa inizia un dialogo con PizzAut e scopre che fare la spesa rischia di essere un’esperienza destabilizzante per una persona autistica: luci e rumori troppo forti possono essere delle barriere sensoriali, e serve del personale preparato ad interagire in maniera adeguata. Insieme a PizzAut e Alla3, onlus fondata da tre mamme con figli autistici, COOP Lombardia ha avviato un importante dialogo che ha portato alla realizzazione del primo supermercato “autism friendly” nel settore GDO d’Europa. Oggi entrando nel supermercato COOP di Monza, a via Marsala 28, si riesce quasi a percepire in lontananza il flebile ronzio delle ventole dei frigoriferi: sono stati rimossi gli effetti sonori delle casse, ridotte le luci, abbassato il volume della filodiffusione. Lo store è costellato di pittogrammi capaci di comunicare oltre il livello verbale, e a questo si aggiunge un personale appositamente formato e priorità di servizio per persone autistiche e i loro accompagnatori. Ma andiamo con ordine. Come si realizza un processo di inclusione così complesso e delicato? Prima di tutto attraverso una fase di ascolto con le associazioni, volta a raccogliere e identificare tutti gli aspetti “fisici” che rischiano di essere traumatici per le persone con autismo e i loro familiari. Un dialogo portato avanti con grande fiducia reciproca che ha visto da un lato le onlus definire il perimetro degli interventi, e dall’altro COOP tradurre gli obiettivi in soluzioni, talvolta con l’aiuto di professionisti specializzati soprattutto nel risolvere aspetti molto complicati ma rilevanti, come le regolazioni visive e l’installazione di lampade capaci di produrre luci diffuse efficaci senza essere eccessive. Ogni associazione ha contribuito secondo le sue competenze: PizzAut ha definito la formazione di tutto il personale dello store, attraverso un programma composto da un numero di ore superiore rispetto ai corsi tradizionali, che ha reso i dipendenti capaci di riconoscere le persone con autismo e favorire l’interazione; Alla3 invece ha curato la comunicazione visiva con la realizzazione di pittogrammi con i criteri della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). Il supermercato infatti ha una segnaletica grafica strutturata in immagini semplici, adeguate alle capacità cognitive delle persone autistiche, disegnate appositamente e approvate da neuropsicomotricisti esperti. Sulla base di questa segnaletica è stata realizzata una mappa “autism friendly”, consegnata all’ingresso, che permette di orientarsi facilmente nello store di 2500 mq, con l’obiettivo non solo di rendere l’esperienza della spesa meno traumatica per le persone con autismo, ma anche piacevole. Nella postazione di accoglienza è inoltre possibile ricevere un badge che permette un’identificazione semplice da parte del personale – segnalato a sua volta con una spilla – e l’accesso ai servizi prioritari con maggiore riservatezza. L’attenzione che COOP Lombardia ha posto sull’inclusione sociale delle persone autistiche non solo ha visto il coinvolgimento attivo dei clienti ma ha aumentato la comunità di persone COOP, unite da valori condivisi. Dall’inaugurazione, avvenuta a settembre 2020, ad oggi, famiglie distanti anche chilometri e chilometri da Monza si sono messe in movimento per raggiungere un luogo del consumo “a misura d’uomo”, dove una normale azione quotidiana come la spesa può essere finalmente davvero alla portata di tutti.