È uno dei tanti sabati trascorsi alla stessa maniera, quello in cui Daniele Ferrero – AD Venchi – e Stefano Barrese – Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo – si confrontano nuovamente cercando soluzioni per dare un contributo concreto in un momento così difficile per la storia del nostro Paese: fuori non si può uscire, non ci si può incontrare, molte attività imprenditoriali sono ferme. È il “primo lockdown” e la pandemia è appena entrata con forza nelle vite degli italiani, costretti in casa per evitare la diffusione del contagio. Tanti clienti dello storico marchio di cioccolato sono in difficoltà, avendo fermato le attività in concordanza con le normative imposte dal governo, e ne parlano con l’azienda. Ma come aiutarli? Quel sabato, il CEO di Venchi e il top manager di Intesa Sanpaolo pensano di aver trovato un modo per dare un contributo e attivano così una sinergia tra banca e impresa che ha portato oggi ad un innovativo accordo di filiera “a valle”. La principale innovazione dell’accordo, che rientra nel “Programma Sviluppo Filiere”, è che guarda appunto “a valle” dei rivenditori dell’azienda, e non dunque ai processi che portano alla realizzazione del prodotto stesso. Venchi attualmente conta 6.200 clienti – sparsi lungo tutto il territorio nazionale – che acquistano i prodotti dell’azienda di Castelletto Stura (CN) per rivendere la famosissima cioccolata del brand, apprezzata in tutto il mondo. Con l’avvento del Covid-19 molti di questi si sono ritrovati in una situazione di improvvisa difficoltà senza conoscere nemmeno gli strumenti a disposizione per gestire la delicata situazione economica. Così Venchi decide di affrontare la questione con Intesa Sanpaolo, banca con cui vive da anni un lungo percorso di conoscenza, collaborazione e fiducia. L’accordo si pone l’obiettivo di sostenere le piccole e medie imprese che, grazie al valore del capo filiera Venchi, potranno avere una sorta di canale privilegiato di comunicazione con la banca che permette un migliore accesso al credito, finanziamenti in tempi rapidi, velocità nel ricorso alla liquidità necessaria e condizioni migliorative. Firmato l’accordo, Venchi ha comunicato a tutti i suoi clienti la creazione di questo utile strumento e, per garantire anche una corretta informazione circa le diverse possibilità a disposizione, l’impresa si è organizzata per creare una landing page e formare i rivenditori su come massimizzare le risorse a disposizione e reagire alla crisi dovuta alla pandemia. Il cliente può poi avviare un contatto diretto con Intesa Sanpaolo, che da parte sua ha intanto creato un “nucleo” ad hoc per diramare le varie richieste nelle diverse filiali territoriali. Il successo dell’iniziativa non si è fatto attendere e attualmente conta l’erogazione di finanziamenti per oltre 60 milioni di euro verso 420 clienti del brand. In poco tempo Venchi ha riscontrato reazioni molto positive dai rivenditori, che hanno voluto dimostrare apprezzamento verso uno strumento creato apposta per loro. Uno strumento che nasce grazie ad un dialogo continuo e duraturo tra l’azienda e la banca, che nel tempo si sono dimostrati interlocutori credibili l’uno per l’altro, creando un rapporto di fiducia maturato negli anni, non unicamente nell’esigenza. Solo così si è potuto intervenire tempestivamente per creare condizioni positive senza subire i mutamenti di scenario. Una relazione che con questo accordo ha portato un aumento di valore a tutte le parti coinvolte: i clienti che hanno ricevuto uno strumento per combattere la crisi, la banca che ha ampliato il suo business, e Venchi che ha sostenuto la sua filiera. Senza considerare la ricaduta positiva su tutto il Sistema Paese, grazie a imprese più stabili e competitive. Un contributo significativo da parte di un ambasciatore del made in Italy nel mondo, che con i suoi prodotti diffonde la qualità italiana attraverso 350 ricette di cioccolato e 90 gusti di gelato, presenti in più di 70 Paesi.