“La ricetta principale è aumentare la quota delle rinnovabili che sono oggi competitive sul mercato, a differenza di anni fa, e che non sono soggette agli andamenti speculativi nel prezzo che hanno le altre fonti perché l’aumento delle bollette previsto è in misura prevalente dovuto all’innalzarsi del costo del metano”.
Così all’Adnkronos Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, sui previsti rincari delle bollette. Quindi “mettere in sicurezza oltre che rendere più sostenibile il nostro sistema elettrico, aumentando rapidamente la quota delle rinnovabili e semplificando la burocrazia”.
“Le altre ricette sono ricette del passato: si parla del nucleare ma il nucleare è morto in Occidente perché costa troppo non per i referendum. La strada è da un lato più rinnovabili e dall’altro uso efficiente dell’energia”, spiega. “Per esempio, utilizzare bene il 110% è una maniera per abbassare la bolletta energetica delle famiglie”, dice. Una strada che produce anche tanto lavoro. “Il settore più importante dal punto di vista della quantità dei posti di lavoro che è l’edilizia, dopo la crisi del 2008 avevamo recuperato gli occupati ma mancavano all’appello 500-600mila posti di lavoro, sta ripartendo proprio perché ha questi incentivi e sta riqualificando il patrimonio esistente”, conclude.