Sviluppo. La pandemia ha rivelato le fragilità dei centri urbani, che devono essere ripensati mettendo al centro l’Agenda 2030 dell’Onu.

Il verde e il blu sono due colori che salveranno il mondo», scrive Luciano Floridi, professore di filosofia ed etica dell’informazione all’Università di Oxford, nel suo libro intitolato proprio «Il verde e il blu», pubblicato alla fine dello scorso anno. Il verde identifica le azioni e le politiche ambientali, mentre il blu simboleggia le tecnologie digitali.

L’uno e l’altro sono necessari per costruire una società più sostenibile sotto tutti i punti di vista (ambientale, politico, economico) e migliorare la qualità di vita dei cittadini. «Sono i colori della Smart City», parafrasa Gianni Dominici, direttore generale di Forum PA, che ogni anno redige il rapporto iCity rate sulle città intelligenti. Perché la pandemia ha messo in luce la vulnerabilità e le fragilità delle metropoli in tutto il mondo, spostando il baricentro dell’attenzione e mettendo al centro delle politiche di sviluppo la sostenibilità, di cui le tecnologie digitali sono un fattore indispensabile, ma non sono il fine ultimo dell’azione.