Di necessità virtù. È così che l’Italia ha raggiunto il vertice nella classifica europea dei Paesi con il tasso più alto di riciclo. Fin dagli albori del suo sviluppo industriale il Belpaese ha infatti sopperito alla scarsità di risorse naturali presenti nel suo sottosuolo puntando sul riutilizzo dei materiali. Gli sforzi dell’Italia non si sono però fermati qui: grazie alla specializzazione della sua industria manifatturiera sull’alta gamma, i cui prodotti sono generalmente più durevoli di quelli a basso costo, l’industria tricolore è riuscita a “far fruttare” meglio degli altri Paesi europei le materie prime utilizzate. Secondo il terzo Rapporto sull’economia circolare della fondazione Sviluppo Sostenibile, l’Italia può vantare un indice di produttività pari a 3,6 euro per ogni chilogrammo di materia impiegata, seconda solo al Regno Unito e ai Paesi Bassi.
Il consumo di materia pro capite, pari a 8,1 tonnellate all’anno, è inoltre il più basso del Vecchio Continente.