“Nella Cop26 di Glasgow non è in gioco solo il futuro dell’ambiente e del clima ma il futuro della politica mondiale: il confronto tra Usa e Cina, lo sviluppo dei Paesi più poveri, il ruolo dell’Europa, della sua economia, la sua missione e il suo carisma”.
Così Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola. “Perché, come scritto nel manifesto di Assisi, ‘affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro’ – continua – L’Italia può essere in prima fila superando i suoi limiti e mettendo in campo i suoi talenti senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno”.