Domani gratis con il «Corriere» Bioedilizia o ecodesign: Buone Notizie svela i nuovi lavori «green» Igoverni saranno anche lenti come dice Greta ma per fortuna, a quanto pare, il clima del mercato è più avanti di loro: un (nuovo) posto di lavoro su tre, già oggi, è nella green economy. In bioedilizia o tra gli ecodesigner, in una agricoltura più sostenibile o nella ricerca di software per l’ambiente, nelle nuove energie e perfino nel marketing. E per una volta tra i primi della classe ci siamo noi: con 3,1 milioni di occupati nel settore nel 202o, malgrado sia stato l’anno della pandemia, l’Italia può dirsi in prima fila sul fronte della transizione ecologica. Lo certifica il rapporto Greenitaly realizzato da Fondazione Symbola con Unioncamere. E, in concomitanza con la prosecuzione di Cop26 a Glasgow, è questo il tema scelto per la copertina del nuovo numero di Buone Notizie, il settimanale del Corriere in edicola domani come ogni martedì gratis con il quotidiano. Non che manchino cose da fare, anche in Italia, e paradossalmente proprio la buona notizia sui green jobs contiene al suo interno una sollecitazione notevole: le migliaia di assunzioni che il Pnrr prevede sul fronte ambiente sono assai più delle persone (segnatamente dei giovani) che oggi hanno la formazione necessaria a ricoprirle. Sempre in tema ambiente su questo numero anche l’inchiesta (l’energia «sporca» non solo fa male ma è anche più cara, le rinnovabili convengono su tutto) e il Male nostrum sulla Moda: molto indietro quanto a sostenibilità. Una pagina di servizio importante, questa settimana, è quella dedicata alle «istruzioni» per gli Enti del Terzo settore stante l’entrata in vigore del loro Registro unico nazionale, attesa da anni e fissata per il 23 novembre: faccenda che riguarda migliaia di realtà non profit. Tra le storie da leggere infine la realizzazione di una App da parte della Fondazione Fratini e del Bambin Gesù per «intercettare» il disagio giovanile, una casa editrice «anti-camorra» a base di materiali ecologici a nord di Napoli («Siamo spacciatori di libri») e la prima asta benefica di Barolo in Piemonte, con 600 mila euro raccolti attorno a progetti solidali. Paolo Foschini.