I mozziconi di sigaretta rappresentano un vero e proprio nemico dell’ambiente: ogni anno in Italia vengono disperse oltre 14 mln di cicche. Una forma di inquinamento che incentiva notevolmente la formazione di microplastiche nell’ambiente. Ma il CNR – maggiore ente pubblico di ricerca italiano –, ed in particolare l’Istituto sull’inquinamento atmosferico (CNR-IIA), sta analizzando con la società AzzeroCO2 una soluzione per riciclare i filtri delle sigarette: con il progetto “RINASCE” infatti è stato sviluppato un metodo per trasformare i mozziconi in polimeri utilizzabili in nuovi prodotti, come il prototipo di montatura di occhiali realizzato durante le fasi di sperimentazione.

Tante le attività del CNR legate all’economia circolare. Come “Recepit”, il progetto sviluppato sempre dal CNR-IIA, con il coinvolgimento anche del CNR-ISMN, che ha portato alla realizzazione di pannelli isolanti termici, tessuti e filtri per il trattamento dell’aria, a partire da prodotti di scarto come i PSA (Prodotti Sanitari Assorbenti, ad esempio pannolini) usati. O ancora “B-BLUE”, progetto finanziato dal programma internazionale “Interreg MED”, a cui partecipa CNR IRBIM, che si pone l’obiettivo di riciclare gli scarti provenienti dalla mitilicoltura, ovvero l’allevamento dei frutti di mare (cozze). Questi scarti infatti, tra cui i gusci, possono essere trasformati in additivi naturali utili all’industria mangimistica. Non solo: un ulteriore studio pilota riguarderà l’utilizzo di macroalghe provenienti sempre da impianti di acquacoltura come biofertilizzanti innovativi per l’agricoltura.