«Il conflitto di poteri tra Stato e Regioni è una piaga decennale. E abbiamo constatato tutti la solitudine dei sindaci nella prima fase della
pandemia. I rapporti verticali tra i vari livelli istituzionali sono improntati nel nostro Paese a un criterio gerarchico. Ma questa impostazione non può funzionale con l’obiettivo transizione ecologica contenuto nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha un carattere trasversale a tutti i livelli delle politiche pubbliche».
E partendo da questa premessa che Anna Finocchiaro, già ministra del governo Prodi e capogruppo del Pd in Senato, presenterà oggi a Roma alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella il Rapporto 2021 dell’associazione per la qualità delle politiche pubbliche Italia decide da lei presieduta. Rapporto che conclude, dopo quelli del 2019 e dei 2020, la sequenza dedicata alla fiducia tra pubblico e privato. Superare il sistema gerarchico e conflittuale delle nostre istituzioni, dunque, e lavorare di concerto con le imprese e la società civile come pre-condizione affinché i progetti del Pnrr cadano davvero sul territorio entro il 2026. «Il tempo per i conflitti è scaduto, semplicemente non ne abbiamo», avverte Finocchiaro.