COMUNICATO STAMPA
100 ITALIAN CIRCULAR ECONOMY STORIES
100 STORIE DI ECONOMIA CIRCOLARE MADE IN ITALY CHE GUARDANO ALLA QUALITÀ E ALL’INNOVAZIONE: DALL’AGROALIMENTARE ALLA MODA, DAGLI IMBALLAGGI ALLA MECCANICA, DAL LEGNO ARREDO ALL’EDILIZIA E ALLA FINANZA, FINO ALL’ELETTRONICA E ALLA CHIMICA
L’ITALIA È UNA SUPERPOTENZA NELL’ECONOMIA CIRCOLARE E HA LA PIÙ ALTA PERCENTUALE DI RICICLO SULLA TOTALITÀ DEI RIFIUTI: IL 79,4%, IL DOPPIO RISPETTO ALLA MEDIA EUROPEA (49%)
IL RECUPERO DI MATERIA NEI CICLI PRODUTTIVI PERMETTE UN RISPARMIO ANNUO PARI A 23 MILIONI DI TONNELLATE EQUIVALENTI DI PETROLIO E A 63 MILIONI DI TONNELLATE DI CO2
REALACCI: “L’ITALIA PUÒ DARE UN CONTRIBUTO IMPORTANTE ALLA SFIDA ALLA CRISI CLIMATICA IN TANTI SETTORI CUI È GIÀ PROTAGONISTA, A PARTIRE DALL’ECONOMIA CIRCOLARE. SIAMO IL PAESE EUROPEO CON LA PIÙ ALTA PERCENTUALE DI RICICLO SULLA TOTALITÀ DEI RIFIUTI PARI AL 79,4% CON UNA INCIDENZA QUASI IL DOPPIO RISPETTO ALLA MEDIA UE E BEN SUPERIORE A TUTTI GLI ALTRI GRANDI PAESI EUROPEI: RISPARMIAMO COSÌ 23 MILIONI DI TONNELLATE EQUIVALENTI DI PETROLIO ALL’ANNO E CIRCA 63 MILIONI DI TONNELLATE DI CO₂ EQUIVALENTI. LA CARENZA DI MATERIE PRIME CI HA SPINTO AD UTILIZZARE QUELLA FONTE DI ENERGIA RINNOVABILE E NON INQUINANTE CHE È L’INTELLIGENZA UMANA. ABBIAMO COSÌ COSTRUITO UN SISTEMA PIÙ EFFICIENTE: I ROTTAMI DI BRESCIA, GLI STRACCI DI PRATO, LE CARTIERE DELLA LUCCHESIA NON SONO FIGLI DI UN DECRETO MA LA RISPOSTA AD UNA NECESSITÀ. LE CENTO REALTÀ DI QUESTO DOSSIER SPIEGANO PERCHÉ, COME È SCRITTO NEL MANIFESTO DI ASSISI, ‘AFFRONTARE CON CORAGGIO LA CRISI CLIMATICA NON È SOLO NECESSARIO MA RAPPRESENTA UNA GRANDE OCCASIONE PER RENDERE LA NOSTRA ECONOMIA E LA NOSTRA SOCIETÀ PIÙ A MISURA D’UOMO E PER QUESTO PIÙ CAPACI DI FUTURO’”.
STARACE: “INSIEME ALLA FONDAZIONE SYMBOLA PROSEGUE IL RACCONTO DI ECCELLENZE MADE IN ITALY COMPOSTO DA IMPRESE, CENTRI DI RICERCA, REALTÀ DEL MONDO ASSOCIATIVO CHE QUOTIDIANAMENTE LAVORANO PER RIDURRE NEI PROCESSI PRODUTTIVI RIFIUTI E INQUINAMENTO, RICERCANO E PROGETTANO PRODOTTI DURATURI, RIUTILIZZABILI, RIPARABILI O RICICLABILI, CERCANDO UNA NUOVA SINTESI TRA BELLEZZA E SOSTENIBILITÀ. L’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI DELL’ECONOMIA CIRCOLARE LEGA DIVERSE FILIERE IN UN PROCESSO DI SIMBIOSI INDUSTRIALE, DOVE LO SCARTO DI UN’IMPRESA, O DI UN COMPARTO, DIVENTA MATERIA PRIMA PER UN’ALTRA; UN APPROCCIO DECISIVO PER AFFRONTARE LA CRISI CLIMATICA E CHE AL TEMPO STESSO AUMENTA LA COMPETITIVITÀ, GENERANDO OPPORTUNITÀ COMMERCIALI ED ECONOMICHE OLTRE CHE BENEFICI AMBIENTALI E SOCIALI”.
…continua nell’allegato