Edilizia sostenibile a monte della filiera delle costruzioni, grazie agli acciai realizzati nel modo più sostenibile possibile con tecnologie all’avanguardia e un’intensa attività di ricerca. È questa la visione del Gruppo Feralpi (1,24 € mld di fatturato, 1700 dipendenti), tra i principali produttori siderurgici in Europa, che ha pubblicato il suo primo bilancio di sostenibilità già nel 2004.
Il processo produttivo di Feralpi è, per sua natura, circolare: il 93% dell’acciaio realizzato proviene infatti da rottame riciclato, mentre l’83% dei rifiuti da lavorazioni siderurgiche è oggi recuperato.
Questi risultati sono frutto di uno sviluppo industriale andato di pari passo con l’implementazione di numerosi progetti all’insegna della decarbonizzazione, dell’efficientamento energetico e dell’economia circolare.
Il Greenstone, ad esempio, è un sottoprodotto utilizzato in edilizia in sostituzione della pietra naturale (per strade, riempimenti, interno del calcestruzzo), recuperato dalla scoria nera generata dal processo di fusione. Dopo anni di ricerca, l’azienda ha potuto sostituire, prima al mondo nell’elettrosiderurgia, parte del carbone e dell’antracite utilizzati nel processo produttivo con polimeri derivanti dal recupero di plastiche non riciclabili: dal 2021 il consumo di carbone viene così ridotto di 4 mila ton e le emissioni di CO₂ di 2 mila ton all’anno.
Inoltre, Feralpi recupera calore dai circuiti di raffreddamento dalle acciaierie in Italia e Germania, rispettivamente per alimentare una rete di teleriscaldamento che serve la città di Lonato del Garda e per produrre energia.