Settore all’avanguardia nella sostenibilità – 60% Legno certificato Secondo una ricerca elaborata da Fondazione Symbola per FederlegnoArredo, il 60% delle imprese della filiera utilizza legno certificato Fsc 40% Fonti rinnovabili II 60% delle imprese del comparto usa energia proveniente da fonti rinnovabili e il 40% lo fa per oltre la metà dell’energia utilizzata Indagine Symbola Sturabotti: «In crescita la domanda di servizi del design ecologico» Il tema della transizione ecologica e della sostenibilità sarà protagonista assoluto in questi giorni al Salone del Mobile di Milano e negli eventi del Fuorisalone. Ma il settore dell’arredamento e più in generale la filiera del legno-arredo è da anni all’avanguardia su questo fronte, come dimostrano gli studi sulla Green Economy e la Design Economy realizzati dalla Fondazione Symbola (promossa e presieduta da Ermete Realacci). Proprio l’ultima edizione del Rapporto (elaborata in collaborazione con Deloitte Private, PoliDesign e Adi) mette in luce la grande attenzione che le aziende del mobile pongono a questo tema: «Inizialmente la sostenibilità era interpretata dalle imprese manifatturiere italiane in maniera molto puntale spiega il direttore di Fondazione Symbola Domenico Sturabotti -: si agiva soprattutto sui materiali oppure sui processi produttivi o sulle fonti di energia sostenibili». Ora, invece, la sfida della sostenibilità è affrontata in modo più strategico, per riprogettare identità e cultura dell’impresa in un’ottica sostenibile. Per fare questo, le aziende si rivolgono sempre più spesso a designer e studi di design. «Cresce la domanda di servizi di eco-design spiega Sturabotti e se questa tendenza è vera per tutti i settori produttivi, quello dell’arredamento supera di gran lunga tutti gli altri». Tra le società e studi di progettazione intervistati nel Report Design Economy 2022, infatti, l’81,9% dichiara di aver ricevuto richieste di servizi di eco-design da parte dei imprese del mobile, contro il 67,6% che ha ricevuto richieste dal comparto automotive (secondo settore in classifica), il 58,1% dal packaging o i137,3% dall’edilizia. «I produttori hanno capito che realizzare arredi che durano più a lungo, che a fine vita possano essere facilmente disassemblati e riutilizzati dall’industria stessa per avere una seconda vita, non è soltanto una scelta etica, ma anche un elemento di competitività che apre nuovi spazi di business», aggiunge Sturabotti. Che l’arredo sia all’avanguardia sul fronte della transizione energetica era del resto emerso anche da una recente indagine condotta dalla stessa Symbola per conto di FederlegnoArredo, secondo cui il 6o% delle imprese è certificato Fsc, quindi si approvvigiona di legno certificato, e sempre il 60% usa energia proveniente da fonti rinnovabili, con il 40% lo fa per oltre la metà dell’energia utilizzata.