Fondazione Symbola e ministero degli Affari esteri E i 10 primati «verdi» dell’Italia sfilano nelle ambasciate 2022», il dossier della Fondazione Symbola presentato ieri presso il ministero degli Esteri. «Un’Italia che fa l’Italia può dare un contributo importante ad affrontare le crisi legate al clima, alla pandemia, all’invasione russa dell’Ucraina in tanti settori in cui è già protagonista», sottolinea il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci. Cresce l’impegno delle imprese per la transizione verde: sono 44i.000 quelle che negli ultimi cinque anni hanno investito in prodotti e tecnologie green. Si conferma anche la leadership nel design e nel legno-arredo grazie alla sostenibilità. Un altro primato è quello dei beni culturali: dei 1.154 siti riconosciuti dall’Unesco ben 58 sono italiani, seguono Cina (56), Germania (51), Francia e Spagna (entrambe 49). Il nostro Paese è terzo al mondo per livello di specializzazione nell’aerospaziale ed è leader nell’osservazione della Terra. Per quel che riguarda la manifattura, siamo i primi al mondo per valore dell’export di piastrelle in ceramica (5,24 miliardi di euro), seguiti dalla Cina (3,47 miliardi), e secondi al mondo per quello degli occhiali (3,93 miliardi di euro) dopo il Dragone (4,41 miliardi). Nelle esportazioni di macchine utensili per la lavorazione dei metalli l’Italia risulta quarta: l’export italiano rappresenta 1’8,2% delle esportazioni mondiali. Grazie all’eccellenza dei suoi prodotti agroalimentari e vitivinicoli la Penisola è la migliore in Europa per sostenibilità in agricoltura e produzioni di qualità, con 842 denominazioni, tra Dop, Igp e Stg, ed emissioni (3o milioni di tonnellate di CO2) nettamente inferiori a Francia (76 milioni di tonnellate) e Germania (66 milioni di tonnellate). « C’è molto da fare con- clude Realacci -. Ma da qui possiamo partire per affrontare non solo i nostri mali antichima il futuro e le sfide che ci pone. Possiamo farlo dentro la missione che si è data l’Europa con il Next Generation Eu, per rispondere alle crisi tenendo insieme coesione, transizione verde, digitale. Dobbiamo farlo rafforzando nel mondo un percorso di cooperazione e di pace oggi indebolito». L’Italia è il Paese europeo con il più alto tasso di riciclo di rifiuti speciali e urbani, con una percentuale del 79,4% contro una media europea del 48,6%. Il che si traduce ogni anno in 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e 63 milioni di tonnellate equivalenti di CO2 in meno.11 nostro Paese fa meglio del resto d’Europa anche per quel che riguarda la produttività nell’uso delle materie prime con un punteggio di 268 punti su 300, contro i 157 punti della Germania e una media Ue di 147. Italiano è anche il più grande operatore al mondo nelle rinnovabili, Enel Green Power, prima società elettrica privata per capacità gestita. Sono questi alcuni dei punti di forza della Penisola evidenziati da «L’Italia in lo selfie Valentina brio O RIPRODUZIONE RISERVATA!. 79 Per cento Il tasso di riciclo dei rifiuti speciali e urbani in Italia. Un valore superiore alla media europea (48,6%) e a quello della Germania (69,1%) Ermete Realacci, 67anni, ambientalista ed ex parlamentare, presiede Fondazione Symbola.