Dal 5 al 7 luglio si tiene a Treia la 10° edizione del “Festival della Soft Economy” di Fondazione Symbola. Quest’anno, al centro delle conversazioni ci sarà il tema della sostenibilità inteso come stimolo per affrontare le sfide che abbiamo davanti, e che trovano nelle comunità locali il loro banco di prova. In questo contesto, cultura e territorio sono leve strategiche imprescindibili per il rilancio dell’economia e l’evoluzione della società.

L’Investimento 2.1 Attrattività dei Borghi, nell’ambito degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha previsto un finanziamento complessivo pari a 1.020 milioni di euro attraverso due linee d’intervento: la Linea A, dedicata a Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei Borghi a rischio abbandono e abbandonati, e la Linea B, dedicata a Progetti locali per la Rigenerazione Culturale e Sociale con una dotazione finanziaria complessiva di 580 milioni di euro.

“Il tema dei borghi pone come centrale la ripartenza di un’economia dei territori fondata su risorse culturali e naturali, talenti e tradizioni, ma anche innovazione, nuovi modelli e nuovi stili di vita contro la standardizzazione, ed è nel contempo occasione di ripopolamento contro l’abbandono che genera incuria e determina disastri”, ha commentato Giovanna Barni, co-Presidente di Alleanza delle Cooperative Italiane Cultura, Editoria, Spettacolo. “I borghi possono diventare, anche grazie alla spinta di questi progetti, centri di ricerca e studio rispetto ai cambiamenti climatici, laboratori di trasformazione digitale e contemporanea di tradizioni, luoghi di produzione artistica contemporanea nel senso più ampio delle arti, hub per nuove forme di turismo 4.0, possono insomma essere contemporanei”.

In merito al tema “Dai borghi ai territori”, Barni ha aggiunto: “Occorre che questa strategia sia affiancata da altre misure trasversali che riguardano le infrastrutture soft e hard del Paese: non solo vie di trasporto e mobilità sostenibile ma anche connettività, digitalizzazione, istruzione e servizi, anche in forma innovativa; diversamente le progettualità non potranno essere realizzate o comunque non potranno generare gli impatti previsti. È inoltre necessario che la strategia relativa ai borghi veda l’attivazione di sinergie all’interno di una rete tra istituzioni, imprese e diversi settori complementari, in un disegno che potrà ben essere completato con la programmazione 2021-2027”.