Dai cambiamenti climatici – con ricadute dirette sulla qualità della vita – alla decarbonizzazione del patrimonio costruito, la transizione ecologica in atto deve fare i conti con una complessità di elementi che riguardano il settore dell’edilizia a più livelli. Sono coinvolti la pubblica amministrazione, i developer, le professioni tecniche e gli stessi utilizzatori finali perché dalla progettazione alla gestione di beni e servizi tutto concorre ad un diverso paradigma sostenibile e circolare. L’orizzonte del Green Deal e lo scenario del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) mettono a fuoco il fatto che sia urgente scrivere nuovi grandi progetti e al contempo serva agire da subito con competenze tecniche. Più in generale si richiede visione e coraggio anche nel cambiare filiere produttive, modi di vivere e abitudini: la transizione richiede anche riconversione.
Tecnologia, economia circolare e rinnovabili sono le sfide. Una delle voci più influenti nel campo dell’edilizia sostenibile in Italia, Norbert Lantschner, ribadisce come sia urgente cambiare in modo profondo la progettazione e le modalità di costruire per raggiungere la decarbonizzazione del settore. C’è però una buona notizia: nell’edilizia non dobbiamo inventare più niente, abbiamo il know how, i materiali e le tecnologie, bisogna però passare all’applicazione. Da qui l’impegno, anche nel mondo della progettazione, con architettura ed ingegneria in testa, e nell’industria delle costruzioni, a scongiurare il pericolo di una battaglia persa. E non è escluso che le logiche metriche con cui le imprese hanno deciso di misurarsi in campo ambientale e sociale, criteri sotto la pressione di standardizzazione e omologazione esercitata dalle grandi società di consulenza, rischino di diventare vuote certificazioni che hanno poco a che fare con la trasformazione valoriale dell’economia. Parametri utili, quindi, che dovranno fare i conti con le imprese di diversa scala, con il contesto globale e locale, e ancora sulle effettive ricadute sulla comunità.
La sfida, anche per il settore dell’edilizia rimane quella di capire quale sostenibilità si vuole promuovere e come riempire di contenuti il concetto di transizione in atto, sia essa ecologica, digitale e culturale, e promossa dagli stessi Ministeri che con il nuovo governo Draghi hanno cambiato la loro denominazione enfatizzando il tema del cambiamento e del processo di evoluzione.
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Continua a leggere “Edilizia” p. 230 di Green Italy 2021 Un’economia a misura d’uomo per il futuro dell’Europa, la ricerca su dati e storie della green economy italiana di Symbola e Unioncamere.