«Con la cultura non si mangia». E invece pare proprio di sì. Nonostante la crisi e la flessione degli ultimi due anni legata alla pandemia, il mondo della cultura e, in senso più lato, la dimensione creativa nel Vicentino producono ricchezza per 1,4 miliardi di curo, pari al 5,3 per cento del totale, e danno lavoro a 25.200 persone. Sono i numeri del rapporto “Io sono cultura 2022”, di Fondazione Symbola e Unioncamere, che piazzano il territorio berico al 12esimo o tra le province rispettivamente per valore aggiunto e occupazione. In Cronaca pag. 10 Industria Code in Basilica per la mostra di Van Gogh de12018: il fatturato indotto dalla cultura vola Con la cultura si mangia Secondo la ricerca l’industria culturale macina 1,4 miliardi di euro nel Vicentino. Il dodicesimo rapporto elaborato dalla Fondazione Symbola e da Unioncamere L’industria culturale produce ricchezza e fattura 1,4 miliardi Il territorio si piazza nella top 20 in Italia e supera pure Venezia nonostante le performance siano in calo rispetto al-pre pandemia razione del centro studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne. Report che, come si legge nella presentazione, «annualmente quantifica il peso della cultura e della creatività nell’economia nazionale». «Oggi è l’analisi dello studio a due anni e mezzo dallo scoppio della pandemia e in piena fase di ricostruzione e ripartenza, le industrie culturali e creative sono tra i settori più strategici per facilitare la ripresa economica e sociale» anche perché «sono un motore di innovazione per l’intera economia e agiscono come un attivatore della crescita di altri settori, dal turismo alla manifattura creative-driven. Ossia quella manifattura che ha saputo incorporare professionisti e competenze culturali e creative nei processi produttivi, traducendo la bellezza in oggetti e portando il made in Italy nel mondo». Una descrizione in cui Vicenza ha di che rispecchiarsi. In Veneto per quanto riguarda il valore aggiunto (il parametro che indica la ricchezza generata), con un miliardo 431 milioni di euro è quarta, dietro a Padova (1,7 miliardi), Verona (1,5), Treviso (1 miliardo 432 milioni)«Con la cultura non si mangia». E invece pare proprio di sì. Nonostante la crisi e la conseguente flessione degli ultimi due anni legate alla pandemia, il mondo della cultura e, in senso più lato, la dimensione creativa nel Vicentino producono ricchezza per 1,4 miliardi di euro e danno lavoro a 25.200 persone. “Sistema produttivo culturale e creativo” sul piano nazionale. Tradotto in percentuale, significa che il sistema berico “pesa” sul totale Italia per 1’1,6% per il valore aggiunto generato e per l’1,7% per occupazione. Meglio di Venezia. A scattare la fotografia è il dodicesimo rapporto “Io sono cultura 2022”, con dati riferiti al 2021, elaborato dalla Fondazione Symbola e da Unioncamere, supera Venezia, che si “ferma” a 1,3 miliardi. Per farsi un’idea, in testa alla classifica spiccano Milano (15 miliardi), Roma (12,2 miliardi) e Torino (5,4 miliardi). Il giro economico può essere suddiviso tra ricchezza prodotta dai «settori culturali e creativi» in senso stretto, definiti nel report come “attività core”, e dai «professionisti culturali e creativi attivi in settori non strettamente culturali», indicati come “creative driven”. Sezionando il comparto, si nota come il Vicentino sia particolarmente affermato nel secondo ambito il che denota «una stretta connessione tra made in Italy e cultura» guadagnando l’ottavo posto nazionale e il primo in Veneto (con una ricchezza prodotta pari a 898,7 milioni di euro e un’incidenza del 2,2% sul piano nazionale), mentre l’attività core vale 532,9 milioni, pari all’1,1% sul totale Italia; il che si traduce nel 18esimo posto nella classifica nazionale e nel quinto in quella regionale, dove si impone Padova. Il Sistema produttivo culturale e creativo veneto produce 7,9 miliardi di valore aggiunto, il 5,4% della ricchezza complessivamente prodotta dall’economia regionale. I 136 mila addetti rappresentano il 5,9% dell’occupazione. «Valori resi possibili dalla specializzazione nei comparti delle industrie creative in cui la regione trova sempre un posizionamento di primo ordine: seconda nell’architettura, sesta nella comunicazione e nel branding, quinta nel design. Su base provinciale Venezia, Padova, Vicenza e Verona si collocano tra le prime 20 realtà culturali e creative della Penisola, grazie a quote in entrambi gli indicatori superiori alla media nazionale». Scendendo ancor più nel locale, l’incidenza della ricchezza prodotta dal “sistema cultura” vicentino nell’economia provinciale è pari al 5,3% (19esimo posto in Italia, quarto in Veneto) mentre per l’occupazione di parla del 5,9% (20esimo posto nazionale e quarto regionale). Performance in calo, in realtà, rispetto al passato, per effetto anche della pandemia. Nel 2019 per il valore aggiunto, il “sistema cultura” in provincia pesava per il 5,5% (che valeva il 17esimo posto nazionale), mentre nel 2020 per il 5,4 (19esimo). Invariata l’incidenza per quanto riguarda l’occupazione. Vicenza risulta prima in Veneto per quanto riguarda i professionisti e i creativi attivi L’incidenza prodotta nell’economia provinciale è pari al 5,3% 1 9esima in Italia 11 trainante La parte del leone nel sistema cultura arriva dai “creative driven” I numeri 25.200 Le persone occupate Un numero importante quello riferito alle persone che vivono grazie alle attività culturali proposte nella provincia di Vicenza che si piazza all’il° posto per quanto riguarda l’occupazione. 898,7 I milioni prodotti da persone Vicenza si è guadagnata l’ottavo posto a livello nazionale, pari al 2,2% dell’incidenza in Italia, se si analizza la ricchezza prodotta dai professionisti culturali e dai creativi attivi anche in settori non strettamente culturali. 4 Città venete nella top 20 Vicenza è in buona compagnia e con Venezia, Padova e Verona si colloca tra le prime 20 realtà culturali e creative della Penisola grazie a quote superiori alle medie nazionali sia per le attività che per i professionisti.