Cultura in cerca di progettisti digitali, manager e comunicatori Formazione La cultura è alla ricerca di manager, progettisti, comunica tori, esperti della formazione, del settore creativo, di performing arts e intrattenimento. L’ultima mappatura delle Professioni culturali emergenti, elaborata da Fondazione Compagnia di Sanpaolo, in collaborazione con Cles e Associazione per l’Economia della Cultura, ha fatto affiorare l’evoluzione delle ricerche di professionisti del settore che, pur avendo vissuto una fase particolarmente difficile durante la pandemia, si sta faticosamente rialzando. Nel nostro paese, il report 2022 Iosonocultura di Unioncamere e Fondazione Symbola, ci dice che il sistema produttivo culturale e creativo italiano dà lavoro a quasi un milione e mezzo di persone (1.459.767) e genera un valore aggiunto di 88.584 milioni di euro. Se rapportiamo questi numeri al totale dell’economia emerge che il valore aggiunto pesa per il 5,6%, mentre l’occupazione per i15,8%. Rispetto al 2019 il primo dato è in calo del 3,4%, il secondo del 2,3%. Rispetto al 2020, invece, il primo dato è in crescita del 4,2%, mentre il secondo è ancora in calo dello 0,6%. È un recupero ancora in corso, dove si confermano i pesi dei diversi ambiti. Se il patrimonio storico e artistico, in valori assoluti, pesa per 2.696 milioni di euro, sugli 88.584 milioni complessivi, la parte del leone spetta a videogiochi e software (13.988 milioni), editoria e stampa (10.541 milioni) e architettura e design (7.090 milioni). È in questo contesto che Intesa Sanpaolo avvia la terza edizione del Corso executive in “Gestione dei patrimoni artistico-culturali e delle collezioni corporate” per favorire la crescita delle competenze dei professionisti del settore. Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore delle Gallerie d’Italia, osserva che «il patrimonio culturale è un elemento vitale per il nostro Paese, è preziosa risorsa per la crescita professionale e un’opportunità per il futuro». Ed è in cerca di professionisti e di competenze se è vero che alle prime 2 edizioni del corso del 2021 e del 2022, sono arrivate 1.30o domande di iscrizione. Si sono concluse con 67 diplomati. La terza edizione ha il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione Cariplo, in collaborazione con Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura e Digit’Ed. L’ideazione è invece avvenuta con il contributo scientifico della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, l’istituto internazionale per la forai via il master di Intesa Sanpaolo in Gestione patrimoni artistico culturali e collezioni corporate la ricerca e gli studi avanzati nell’ambito delle competenze del Ministero della cultura. Alessandra Vittorini, direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, spiega che «questo progetto riflette profondamente la visione della Fondazione, impegnata costantemente nella creazione di connessioni tra il sistema pubblico e quello privato. La formazione degli operatori del settore privato è, in questo senso, elemento chiave perché tutto il sistema della cultura». Sotto la regia del professor Guido Guerzoni dell’Università Bocconi, il corso affronterà temi come l’inquadramento del management culturale in ottica Csr, il contesto giuridico istituzionale in Italia e all’estero, la relazione pubblico-privato e le nuove forme di partnership. Ma anche le prassi innovative di heritage management, il collection management in ambito privato e aziendale, la dimensione economico-finanziaria e contabile dei beni e delle attività culturali, le strategie di valorizzazione e di ampliamento della fruizione di patrimoni corporate e privati, il Pnrr, il project management e i principali trend dell’innovazione tecnologica e le ricadute nel settore culturale. Il corso si rivolge a laureati con esperienza lavorativa di almeno due anni, preferibilmente nella gestione di musei, archivi e patrimoni artistici di imprese e privati con l’obiettivo di accrescerne le competenze manageriali e le relazioni con il territorio. Per inviare la domanda di ammissione c’è tempo fino al 27 novembre (www.digited.it), il corso durerà 4 mesi, da febbraio a maggio 2023, si terrà in presenza alle Gallerie d’Italia a Milano e a Torino e prevede anche la realizzazione di un project work.