Quasi 14mila imprese sarde, tra il 2017 e 2021, hanno investito in prodotti, sistemi e tecnologie green. Con questi numeri la Sardegna si classifica al 12/o posto in Italia nella graduatoria regionale per numero assoluto di aziende che, per la loro crescita, hanno puntato sulla sostenibilità e rispetto ambientale.
Le imprese “verdi” sono impegnate in tutti i campi: dall’alimentare all’edilizia, dai servizi all’arredo casa, dalla meccanica ai trasporti. I dati emergono dall’analisi effettuata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna sull’accelerazione della green economy anche nell’Isola, secondo i dati rilasciati da UnionCamere e Symbola per l’ultimo quinquennio.
Nel 2021, infatti, è cresciuta la quota di imprese eco-investitrici, che hanno rilanciato il processo di transizione verde dell’Isola. Si è passati, infatti, da una quota del 21,4% del 2020, anno in cui gli investimenti green avevano comunque tenuto, ad una del 24,3% nel 2021. A livello provinciale è Cagliari la provincia più virtuosa della Sardegna con le sue 5.987 imprese, seconda Sassari con 4.879 imprese, terza Nuoro con 1.770 realtà e Oristano con 1.219 aziende. Per quanto riguarda l’attivazione di contratti relativi a green jobs sono 31.900; Cagliari ne ha attivati 17.606, Sassari 10.193 e Nuoro 2.434.
“C’è una Sardegna che vuole, e può, essere protagonista nella transizione verde – afferma Fabio Mereu, vicepresidente di Confartigianato Imprese Sardegna e delegato per l’Innovazione Tecnologica – questa è un’opportunità per rafforzare l’economia sarda e la società, e coinvolge già oggi 2 imprese manifatturiere su 5. Accelerare sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica – continua – significa sostituire i combustibili fossili, contrastare la crisi climatica, e cogliere l’accelerazione in atto verso un’economia più a misura d’uomo che punta sulla sostenibilità, sull’innovazione, sulle comunità e sui territori. La transizione verde – prosegue Mereu- oltreché necessaria per affrontare la crisi climatica, riduce i profili di rischio per le imprese e per tutta la società, stimola l’innovazione e l’imprenditorialità, rende più competitive le filiere produttive”.