«Gli amministratori locali siano coraggiosi» » Si finisce con una battuta, quando anche il pubblico è amaro verso quel «non nel mio cortile»: «Ma a noi servono i tetti». E il riferimento è al fotovoltaico, uno dei «no» all’ultimo miglio, quello delle energie pulite al centro dell’incontro che non sempre ce la fanno. È in una compagnia ampia che comprende anche le pale eoliche. «Ma è una balla quella di chi dice che si possono aspettare i passi della ricerca sentenzia un ambientalista come Ermete Realacci, presidente di Symbola e del Comitato scientifico del Festival-: la necessità è ora e la rivoluzione verde può renderci migliori, più forti, rinsaldare le comunità, e anche le imprese che si mettono insieme». Invita a fare scelte con speranza: «Dei ghiacciai che arretrano mi colpisce il loro ingrigire: è quello che potrebbe accadere al nostro futuro. Non si può dire no a tutto: bisogna scegliere nell’interesse di tutti». Lo dice anche Giuseppe Argirò, ad della Compagnia Valdostana delle Acque, business sull’idroelettrico ma investimenti anche nel fotovoltaico e nell’eolico: «In una situazione come quella che abbiamo sperimentato l’approvvigionamento e la sicurezza energetica devono essere priorità. Dobbiamo essere un Paese fiducioso: per la prima volta si può avere la materia prima, ossia il sole, ma servono tecnologia e accompagnamento veloce per l’impiantistica. Approfittiamone: facciamo operazione di convenienza economica e di sostenibilità Interveniamo anche sulla capacità di invaso, raccogliamo l’acqua quando c’è per destinarla a chi non ne ha e evitiamo gli sprechi». Il sì dei territori è tema caldi anche su Parma, tra le 9 città europee che nel 2030 dovranno essere carbon neutral. «Entro ottobre si sottoscriverà il contratto di città climatica con l’Europa. C’è la consapevolezza soprattutto da parte delle imprese che, ed è uno stimolo per la politica. Sarà un contratto di città dice l assessore comunale all’ambiente Gianluca Borghi, come ricordato tra i fondatori dei Verdi Italiani ed è vero che l’ultimo miglio, quello dei cittadini, spesso è difficile. Ma noi cercheremo di rendere comprensibile questo passaggio fondamentale che è anche un privilegio e un’opportunità per la comunità». Ne è convinto il presidente di Elettricità Futura Agostino Re Rebaudengo: «Abbiamo la possibilità di arrivare dal 35 all’80% di energia elettrica da fonti rinnovabili e portare anche migliaia di posti di lavoro e consumando pochissimo suolo, con la garanzia di smantellare gli impianti quando la tecnologia progredisce e lo permette: gli amministratori locali devono tenerne conto». «Ho fiducia sulla responsabilità ambientale dei giovani sono le parole del ceo di Iren Energia Giuseppe Bergesio-. Quest’anno il risparmio energetico è stato introdotto per legge per la crisi internazionale e sulla stagione termica appena passata posso attestare un comportamento molto più virtuoso. Continuiamo così, è alla portata di tutti modificare i comportamenti quotidiani».