La sostenibilità sta diventando una priorità globale per affrontare le sfide ambientali, sociali ed economiche che minacciano il nostro Pianeta. Da una recente ricerca Ipsos -Symbola è emerso che qualcosa nella consapevolezza degli italiani si sta muovendo rispetto alle nostre responsabilità verso ciò che sta accadendo e che dovremmo fare. Tre i driver che stanno spingendo verso una maggiore attenzione alla sostenibilità da parte dei consumatori: attenzione all’etica, che dà un contributo pari al 6,5%; la paura, in particolare per i cambiamenti climatici e per il futuro del Pianeta, che contribuisce per il 37%; la ricerca della qualità dei processi e dei prodotti, che pesa più di tutto, con un contributo pari al 56,5%. L’etica, la paura e la qualità dei prodotti Secondo il Rapporto Ipsos le persone si sentono sempre più pm responsabilizzate nell’adottare comportamenti maggiormente rispettosi dell’ambiente e spinti verso scelte che riducano il loro impatto negativo. Lo si deduce dal fatto che i consumatori sono più attenti all’etica delle aziende, premiando quelle che adottano pratiche sostenibili e penalizzando quelle che non lo fanno. Questa pressione ha spinto molte imprese a rivalutare le loro strategie e ad adottare un approccio più etico nella produzione e nella gestione delle risorse. La paura è un potente motore per l’azione. La consapevolezza dei cambiamenti climatici, dell’esaurimento delle risorse naturali e della perdita di biodiversità ha generato una diffusa preoccupazione. Gli effetti negativi del nostro modello di sviluppo insostenibile sono già evidenti, con eventi meteorologici estremi, siccità e inquinamento dell’aria e dell’acqua. La paura di un futuro incerto sta spingendo a intraprendere azioni concrete per promuovere la sostenibilità a livello individuale, aziendale e governativo. Il concetto di qualità è sempre più legato alla sostenibilità e le aziende che la integrano nei loro processi e prodotti tendono ad aumentare la loro reputazione e ad attrarre investimenti. Inoltre, la sostenibilità favorisce l’innovazione, stimolando lo sviluppo di tecnologie e soluzioni avanzate che migliorano la qualità del lavoro, della salute e dell’ambiente. Il consumatore preferisce prodotti sostenibili La ricerca ha, poi, approfondito l’importanza di comportamenti più responsabili da parte dei produttori in alcuni campi di interesse economico a livello nazionale, in particolare nel settore viti-vinicolo, dove la sostenibilità ambientale di un prodotto è, infatti, sinonimo di qualità se riesce a coniugare bontà, gusto, innovazione, ricerca, presenza di certificazioni ambientali. Il 71% degli intervistati è risultato disposto a pagare di più per i prodotti sostenibili del viti-vinicolo perchè di qualità superiore. “La sostenibilità non è solo necessaria per affrontare la crisi climatica spiega Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola -, ma una straordinaria opportunità per rilanciare la nostra economia e produrre lavoro. La percezione di qualità dei beni prodotti in modo sostenibile spinge il consumatore verso acquisti più responsabili. Il vino è un formidabile ambasciatore italiano nel mondo e l’indagine conferma il rapporto che c’è nel nostro Paese tra produzioni di qualità, paesaggio, innovazione e cultura. La sostenibilità ambientale nel settore viti-vinicolo è una sfida che guarda al futuro, per il bene del territorio, delle comunità”.