Potremmo dire di essere di fronte alla tradizione che si fa pasta. A Campofilone, piccolo Comune marchigiano in provincia di Fermo, hanno iniziato a produrre pasta nel medioevo, quando questo era il modo per conservare più a lungo uova e farina. Non a caso i Maccheroncini di Campofilone IGP sono stati, nel 2013, la prima pasta all’uovo in Europa ad aver ottenuto la denominazione Indicazione Geografica Protetta. Alfiere da oltre sessant’anni di questa tradizione è l’azienda La Pasta di Campofilone Marilungo, impresa familiare specializzata appunto nella produzione di pasta all’uovo che con la qualità dei suoi prodotti tiene vivo il legame tra l’artigianato agroalimentare, il territorio e la sua storia. E tiene alto l’onore del made in Italy nel mondo: il 95% della produzione viene infatti venduto all’estero. Grande la cura nella scelta degli ingredienti: le migliori semole di grano duro coltivato nelle Marche, Umbria e Toscana e uova freschissime di galline allevate a terra. La lavorazione della pasta – 34 le tipologie offerte dal pastificio – prevede ancora diverse fasi eseguite a mano: dopo l’impasto e il taglio, la stesura, l’essiccazione e il confezionamento sono realizzati artigianalmente. L’impasto viene lavorato finché si ottiene una sfoglia sottile, poi tagliata nei vari formati e disposta su fogli di carta. L’essiccazione è lenta e graduale, tra le 24 e le 36 ore a bassa temperatura. In questa fase l’impasto perde il 40 per cento del suo peso, così si ottiene un prodotto di alta resa: 250 g per 4 porzioni.