Rifò, che in toscano vuol dire “rifare”, è un’azienda che nasce nel 2017 a Prato, sede del più grande e importante distretto tessile italiano, per ripensare radicalmente la produzione di capi di abbigliamento e accessori in una nuova ottica di sostenibilità sociale e ambientale e garantire qualità sia in termini di tessuti che di artigianalità. Come indicato dal nome, per la produzione dei suoi capi di abbigliamento Rifò utilizza soltanto fibre tessili rigenerate, ottenute cioè recuperando le fibre dai vestiti usati, secondo la tradizione dei cenciaioli toscani che scelgono, manualmente, le migliori fibre da riutilizzare. In questo modo l’azienda riesce a ottenere un cashmere rigenerato di altissima qualità in due varianti. La prima: una composizione con il 95% di cashmere rigenerato e il 5% di lana rigenerata. La seconda: un mix composto per il 70% da cashmere rigenerato, per il 25% da cashmere vergine e per il 5% da lana rigenerata, ottenuto sia da scarti di lavorazioni industriali sia da abiti usati. Dopo essere state selezionate e divise per affinità cromatica, le maglie vengono ridotte in fibra e filate nuovamente, ottenendo quindi capi già colorati che non necessitano di acqua e coloranti. Si abbattono così i costi di produzione e si riduce l’impatto ambientale. Lo stesso procedimento è applicato alla lana rigenerata, anch’essa filata senza bisogno di passare per la tintura.