35 eccellenze tra imprese, distretti, centri di ricerca, associazioni.Realeacci: "Vince chi punta sula qualità e il territorio"

Dove è stato fabbricato l’albero per barche pi alto del mondo? E dove il primo  idrogenodotto in Europa? Dove si fa microcredito di quartiere alle famiglie meno abbienti?  In Toscana.
Per mettere insieme e promuovere queste e molte altre eccellenze toscane, Symbola- Fondazione per le qualità italiane ha curato la Banca delle Qualità Toscane, un viaggio nella Toscana della soft economy, attraverso 35 realtà che per creatività, innovazione e ricerca, propensione a fare sistema, forte radicamento territoriale, centralità del capitale umano, emergono nel panorama imprenditoriale, associativo e culturale toscano e dell’intero Paese. Casi esemplari di quella cultura della qualità che è una condizione fondamentale per affrontare, con strumenti appropriati, le sfide del mercato globalizzato. Storie di qualità che formano un mosaico complesso ma molto significativo di una delle identità territoriali pi forti nel mondo: quella Toscana. La ricerca è stata realizzata grazie al sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e al patrocinio della Regione Toscana.

Alla presentazione della Banca delle Qualità Toscane, che si è tenuta oggi, a Sesto Fiorentino, negli stabilimenti della Richard Ginori, sono intervenuti Ermete Realacci,  Presidente di Symbola, Matteo Renzi, Presidente della Provincia di Firenze, Ambrogio Brenna, Assessore Attività Produttive Regione Toscana, Alberto Piantoni, AD Richard Ginori e Promotore Symbola, Gabriello Mancini, Presidente Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fabio Renzi, Segretario generale Symbola.

“L’Italia è capace di proporre un modello produttivo unico”, spiega Ermete Realacci“dove la competitività è il risultato della somma fra tradizione e innovazione, ricerca insieme a coesione sociale e territorio. Chi è stato in grado di valorizzare questo intreccio ha cominciato a risalire la china. Come scriveva Goethe nel suo Viaggio in Italia, la Toscana appare come l’Italia immagino che sia. Ancor oggi, la Toscana sa essere espressione di un modello di paese che ce la fa. Dove accanto ai settori manifatturieri tradizionali, come il tessile, il cuoio, la nautica ne sta crescendo un’altra che compete negli scenari e nei mercati internazionali, capace di integrare la valorizzazione del passato e la capacità di innovare”.

“Firenze e la sua provincia valorizzano da sempre la propria cultura ed i propri beni artistici e culturali non solo come testimonianza di un illustre passato o come richiamo turistico internazionale ma anche come soggetto di sviluppo di un area fra le pi interessanti – dichiara Matteo Renzi – L’enorme patrimonio culturale di questa terra deve servire soprattutto per caratterizzare un futuro economico che già adesso ci impone sfide all’altezza dei personaggi pi illustri che hanno fatto grande il nostro territorio. Fare impresa nella terra di Dante e del Rinascimento, pensare allo sviluppo economico della Vinci di Leonardo, della Certaldo di Boccaccio, del Mugello dei Medici e di Giotto, ha un senso solo se si è capaci di trarre forza da questa grande tradizione per valorizzare le nostre eccellenze e tipicità unendole alla nostra capacità creativa. La particolarità di Firenze e della sua Provincia risiede proprio nell’orgoglio di un’appartenenza, l’orgoglio fiorentino. Tocca a noi associare i valori tangibili della produzione di qualità al repertorio tecnologico e creativo del Made in Florence”.

“Nell’attuale fase economica ricca di sfide, rischi, ma anche di opportunità, le aziende che puntano sulla qualità della produzione, sul rispetto della persona e dell’ambiente, rappresentano il fulcro del futuro imprenditoriale del sistema toscano- dichiara Ambrogio Brenna – La pubblicazione “Banca delle qualità toscane” è pertanto preziosa perché mette in luce quella traccia virtuosa della nostra economia, utile al consolidamento del benessere diffuso e alla coesione sociale sul territorio. La Regione Toscana, che segue con attenzione il percorso di Symbola, è attiva nel promuovere politiche in grado di estendere la produzione di qualità oltre le nicchie del lusso, per raggiungere, grazie all’innovazione diffusa in tutte le sue accezioni, risultati  d’eccellenza. A tal fine siamo impegnati nel dare slancio alla crescita sostenibile dell’economia toscana, migliorandone la competitività e i livelli occupazionali, con l’impiego, fino al 2010, di circa 740 milioni di euro, ripartiti su quattro assi diintervento:
sviluppo dello spazio regionale della ricerca e dell’innovazione; internazionalizzazione, cooperazione, promozione, marketing territoriale; riorganizzazione dei distretti e dei sistemi produttivi locali; innovazione dell’offerta turistica e commerciale.”
“La qualità è senza dubbio il valore aggiunto per lo sviluppo della nostra Regione”, spiega Gabriello Mancini. “Qualità e innovazione sono gli strumenti che consentono alla nostra economia di battersi ad armi pari con la globalizzazione dei mercati, la concorrenza di Paesi dalla manodopera a basso costo. Un viaggio dunque nella Toscana delle qualità, obiettivo della ricerca promossa da Symbola, è un’opportunità per conoscere e far conoscere le eccellenze di una terra che da secoli con le sue imprese, la cultura, la tradizione, la ricerca ed ora con la sua capacità di innovare è capace di farsi apprezzare nel mondo. E’ un sistema che interagisce tra bellezza del territorio, sviluppo sostenibile, mantenimento della propria identità e impegno nel guardare avanti, nel crescere per superare crisi di settore che hanno inciso nel nostro tessuto sociale ed occupazionale, ma che sono in via di superamento. E questo grazie anche alle trentacinque aziende su cui si è accentrato il focus di chi è andato a cercare queste rinnovate capacità di rilancio. E non pu che riempirci di orgoglio che tra di esse ci sia una creatura della nostra Fondazione, la Siena Biotech che da pochi anni sta muovendo i suoi passi, ma i cui risultati sono davvero da sottolineare” .
“Poter ospitare l’appuntamento di Symbola è per noi motivo di grande soddisfazione,”
dichiara Alberto Piantoni, “In particolar modo perché è stata presentata una importante ricerca sulle eccellenze toscane. La Richard Ginori, marchio storico del Made in Italy, condivide il progetto proposto da Symbola e per questo ha deciso di aderire alla Fondazione delle qualità italiane come socio sostenitore. Pensiamo di poter dare un contributo alla diffusione dell’idea della Fondazione, cioè che facendo lavorare insieme territori, società e imprese la qualità possa continuare ad essere il tratto distintivo dell’Italia nel mondo.”