…ripeto: l’ambiente è una ricchezza , di tutti è una “res communis omnium” il cui valore economico puù essere quantificato. In apertura ho menzionato gli indicatori ambientali della Banca Mondiale. Menziono ora in chiusura l’interessante esercizio da poco lanciato dalla Fondazione Symbola, che scompone il Prodotto Interno Lordo nazionale, in cinque variabili indipendenti per misurane la qualità. Due sono i dati che colpiscono: la buona performance del Paese nel suo complesso , con oltre il 44% del suo PIL classificato come “di qualità”. E il fatto che proprio la qualità ambientale, assieme al legame col territorio che ne costituisce quasi una specificazione, sia la prima delle cinque variabili utilizzate. Si conferma in tal modo il legame tra qualità e sostenibilità come componente essenziale dell’unicità del “made in Italy” e , di conseguenza, come determinante del successo anche economico e commerciale. Difendere il “made in Italy” nel lungo periodo equivale ad operare a sostegno della sua sostenibilità, con ricadute che possono essere di grande momento per l’assieme dell’economia nazionale.
Questo è anche il senso dell’esercizio, iniziato dal Ministero degli Esteri con il Ministro dell’Economia, per un uso a livello internazionale degli indicatori compositi che sia sempre pi» in grado di catturare sinteticamente appunto la qualità, e che in tal modo veicoli correttamente non solo gli spazi di perfettibilità ma anche i punti di forza del nostro sistema Pese, che eccelle appunto quando riesce a coniugare innovazione e sostenibilità, crescita economica e qualità dell’ambiente e della vita.
Anche per questo ritengo di grande rilievo i passaggi istituzionali come questa audizione, che confermano la forte sintonia su di un tema di cosò eccezionale rilievo.

RELAZIONE DEL SOTT.SEGRETARIO AL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI, VITTORIO CRAXI. AUDIZIONE CONGIUNTA TRA COMMISSIONI AMBIENTE ED ESTERI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, IN MATERIA DI CAMBIAMENTI CLIMATICI