Da un anno il mondo non è più lo stesso. La pandemia ha cambiato le nostre vite e ha riportato la salute al centro di molte scelte, individuali e collettive. Abbiamo riscoperto come la salute influenzi molti aspetti della nostra vita: dal lavoro alla coesione sociale, all’economia. Molti Paesi hanno pagato a caro prezzo l’errore di avere ridotto la spesa sanitaria, indebolito la medicina territoriale e di aver delocalizzato la produzione di molti dispositivi medici e sanitari vitali; allo stesso tempo, in Italia, abbiamo compreso l’urgenza di potenziare la produzione di vaccini e cure necessarie a gestire i fabbisogni attuali e futuri del Paese contro il Covid-19. Debolezze che hanno reso meno efficace nella pandemia un Sistema Sanitario Nazionale apprezzato in tutto il mondo, grazie alla qualità del suo personale medico e ricercatori.

Abbiamo scelto di dedicare l’annuale viaggio nell’innovazione italiana promosso da Enel e Fondazione Symbola, grazie alla collaborazione con Farmindustria, proprio alle tecnologie per la salute con il rapporto 100 Italian Life Sciences Stories. Dopo aver indagato l’innovazione made in Italy nelle filiere delle energie rinnovabili, dell’economia circolare, dell’e-mobility e dell’automazione, il rapporto esplorerà, attraverso il racconto di cento storie di innovazione, un sistema che somma 1,8 milioni di lavoratori, un valore della produzione di 225 miliardi di euro nel 2018, un valore aggiunto di 100 miliardi di euro e che, considerando anche l’indotto, raggiunge il 10% del PIL.

Un settore in cui l’Italia può vantare tanti primati: siamo ai primi posti in Europa, insieme alla Germania, nella produzione farmaceutica (primi tra i grandi Paesi per valore aggiunto per addetto), che negli ultimi dieci anni ha registrato l’incremento dell’export più alto tra i big europei (+168% rispetto al +86% della media UE); siamo il primo Paese al mondo per numero di citazioni e per produttività della ricerca scientifica in termini di pubblicazioni per ricercatore.

Abbiamo, a Mirandola, il più importante distretto biomedicale d’Europa e terzo nel mondo, dopo quello di Minneapolis e Los Angeles negli Stati Uniti d’America. È italiano il primo acceleratore lineare di protoni per la cura delle neoplasie, la prima terapia genica approvata in Europa, la prima al mondo a base di cellule staminali e il primo approccio genomico per lo sviluppo di un vaccino contro il meningococco.