Etica e Finanza sono due mondi che per molti decenni sono stati considerati lontani, a volte in antitesi. Eppure mai come in questo tempo il bisogno di contemperare valori morali e interessi economico-finanziari risulta indispensabile. Ben prima della crisi finanziaria del 2008 faceva notare come spesso si dimentica che l’economia è intrinsecamente interrelata con l’etica, e che pertanto la falsa dicotomia tra le due dimensioni finisce con l’impoverire le discipline che si occupano sia di etica sia di economia.

Le ferite ancora vive della recente crisi hanno fatto avvicinare una parte del mondo finanziario agli aspetti etici degli investimenti: da questa consapevolezza emergente, si è sviluppata un’attenzione più forte su temi come l’ambiente, la vocazione sociale delle idee d’impresa, la gestione finanziaria sostenibile delle aziende (sia di quelle mature sia di quelle nate recentemente). In Europa, in particolare, la quota di investimenti socialmente responsabili è cospicua: il 56 per cento degli investimenti mondiali relativi alla sostenibilità ambientale e sociale viene fatto nel continente europeo. In Italia, attualmente, la quota è pari all’8 per cento, e continua a crescere.

Dentro questa nuova cornice nasce nel 2001 il Forum per la Finanza Sostenibile, un’associazione senza scopo di lucro, con sede a Milano, che mette insieme operatori del mondo finanziario ed altri soggetti profit e non profit interessati agli effetti ambientali e sociali dell’attività finanziaria. Recentemente – dopo il cambiamento dello statuto – almeno ad un rappresentante del Terzo Settore è riservato un posto nel Consiglio Direttivo.
L’obiettivo è promuovere l’integrazione di criteri ambientali, sociali e di governance nelle politiche e nei processi di investimento. In particolare, l’Associazione si occupa di fornire ai propri associati una rete informativa e formativa, con lo scopo di incoraggiare lo scambio e la crescita culturale in materia di investimento sostenibile e responsabile. Lavora per superare lo stereotipo secondo il quale gli investimenti in sostenibilità abbiano minore rendimento e siano filantropia pura, mentre i numeri dimostrano che fare finanza sostenibile conviene: associando all’analisi economico-finanziaria classica anche l’analisi sociale e ambientale, si possono minimizzare i rischi.

Nella visione del Forum, aumentare l’educazione finanziaria è un atto necessario in Italia, sia per quanto riguarda i consumatori finali sia con riferimento a chi colloca i prodotti finanziari, eliminando le opacità del sistema finanziario e attivando iniziative che partano dalla scuola e coinvolgano tutti i soggetti dell’industria finanziaria. Tra le attività del Forum, c’è anche il sostegno all’attuazione di un quadro regolamentare che favorisca la diffusione degli investimenti sostenibili e responsabili, attraverso un’informativa chiara e completa e un ruolo attivo degli investitori. Il Forum conduce studi e ricerche di mercato, promuove gruppi di lavoro e realizza pubblicazioni su tematiche innovative, con lo scopo di incoraggiare lo scambio e la crescita culturale in materia di investimento sostenibile e responsabile, di avvicinare alla sostenibilità (economica, sociale, ambientale) sia le aziende for profit che le imprese con finalità sociali e di farle incontrare. A livello internazionale, il Forum per la Finanza Sostenibile è membro e siede nel board di Eurosif, associazione impegnata a promuovere la finanza sostenibile nei mercati europei. Di particolare rilievo è il rapporto fra il Forum e le istituzioni europee, come il Parlamento Europeo e la Commissione Europea.
La volontà di ragionare, tenendo presente che le proprie attività hanno un impatto a livello ambientale e sociale, è una tendenza che lascia ben sperare per il futuro. Si può essere coesivi e competitivi lavorando in ottica di sostenibilità, ma è necessario creare cultura sul tema sia sul versante profit che su quello non profit. Per questo l’autorevolezza e il lavoro del Forum per la Finanza Sostenibile sono oggi quanto mai necessari.