Conferenza stampa

28 febbraio 2007, h.11.30
Libreria Croce
C.so Vittorio Emanuele II, 156/158
Roma

Partecipano:
Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati e Presidente Symbola
Umberto Paolucci, Presidente dell’Enit
Matteo Fusilli, Presidente FederParchi
Elisabetta Leone, Sindaco di Santo Stefano di Sessanio
Walter Mazzitti, Presidente Ente Parco Gran Sasso Laga
Daniele Kilghren, Presidente del CdA di Sextantio Albergo Diffuso srl

Il 19 Febbraio, presso la sede del Comune di S.Stefano di Sessanio, è stata firmata una convenzione, tra l’Ente Comunale e l’Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga, per la salvaguardia del paesaggio agrario circondante il borgo storico. Tale atto costituisce una premessa indispensabile per le nuove qualificanti ridestinazioni oltre ad avviare una politica, culturale, di tutela delle identità territoriali.Di questo si parlerà il 28 febbraio nella conferenza stampa organizzata dal Comune di S.Stefano di Sessanio, dall’Ente Parco Gran Sasso da Sextantio e da Symbola la Fondazione per le qualità italiane.
“Proprio il Borgo di Sextantio è una dimostrazione di come si pu» fare di un borgo in via di spopolamento un centro di turismo made in Italy di qualità-commenta Ermete Realacci- l’operazione vincente di Daniele Kilghren e l’accordo con l’ente Parco sono espempi di soft- economy, innovazione nella tradizione, responsabilità ambientale e sociale, e forte legame col territorio. Questa esperienza dimostra come sia necessario difendere questi luoghi dalla speculazione edilizia, l’urbanizzazione selvaggiae lo sfruttamento ambientale.”
“Le politiche di “invasive” urbanizzazioni, spesso di seconde case, inibiscono il suggestivo rapporto tra i borghi e il territorio agrario circostante, che rappresenta la sedimentazione del paesaggio italiano aggiunge Daniele Khilgren- Un forte richiamo antropologico ed emotivo che spesso,nella ridestinazione turistica dei borghi storici, ed in particolare nel Sud Italia, viene “sepolto” sotto necessità pi strettamente economiche. In un mondo dove prevale la tendenza al prodotto serializzato, perorare le complesse politiche di identità territoriale, di cui l’atto del 19 è uno dei presupposti fondamentali, appare non solo una ambiziosa e nobile politica di tutela. E’ infatti, la premessa per una nuova possibile ridestinazione di tutti quei borghi storici che hanno vissuto storie drammatiche di abbandono e di emigrazione”

Al termine della conferenza, seguirà un aperitivo.