Variante italiana della tratta austriaca del Cammino di Santiago di Compostela, il Cammino di San Giacomo – Jacobsweg Südtirol percorre la Valle dell’Adige da est ad ovest, dall’Alta Pusteria fino al Passo del Brennero (1372 m s.l.m.), uno dei più importanti valichi alpini sin dai tempi dell’Impero romano, in particolare durante le campagne militari in Rezia.
Lungo 130 km, il percorso si svolge interamente in Trentino-Alto Adige, interessando il territorio di 20 comuni, di cui ben 18 al di sotto dei 5000 abitanti. Da Prato alla Drava, frazione di San Candido, che ospita il Museo DoloMythos, in cui si ripercorre la storia geologica delle Dolomiti attraverso fossili di coralli, conchiglie e dinosauri, si passa per Dobbiaco.
Qui in occasione della festa di San Nicolò, si tiene una sfilata in cui gli abitanti della Val Pusteria si travestono da Krampus, mostruose figure demoniache della mitologia cristiana.
Si raggiunge poi Monguelf-Tesido, paese che ha dato i natali al pittore Paul Troger – autore degli splendidi affreschi del Duomo di Bressanone – e dove si trovano le rovine di Castel Thurn, fortezza del XIII secolo. Passata Brunico si attraversa il comune di San Lorenzo di Sebato, che ospita il Castello di San Michele e Castel Badia, fortezze edificate rispettivamente nel XII e nel X secolo, e si passa per San Sigismondo (frazione di Chienes), dove si visita la Chiesa di San Sigismondo, in cui è conservato un altare gotico a portelle del 1430, prima di fare tappa a Vandoies di Sotto seguendo il corso del fiume Rienza.
Il percorso prosegue quindi attraversando il comune di Rio di Pusteria, dove si trova l’omonima chiusa, sbarramento fortificato fatto erigere da Sigismondo d’Austria nel XV secolo, nel luogo che segnava il confine tra le contee di Tirolo e Gorizia. Da qui buona parte dei pellegrini sceglie di compiere una deviazione che consente di visitare altre due mete: la prima è l’Abbazia di Novacella, fondata nel 1142, al cui esterno si trova la Cappella di San Michele, detta “Castel dell’Angelo” perché si presenta come una vera e propria fortezza militare, che aveva lo scopo di difendere l’abbazia; la seconda è Bressanone, città medievale il cui duomo barocco è affrescato da noti pittori locali come Unterperger e Troger.
Il Cammino di San Giacomo prosegue per il laghetto di Varna fino a Fortezza, paese che deve il nome all’imponente forte austroungarico inaugurato dall’imperatore d’Austria Ferdinando I nel 1838.
Nonostante il grande sforzo economico per la sua realizzazione, la struttura non dovette mai fronteggiare alcun assalto, ed è oggi sede di un museo che ne racconta la storia.
Lasciato il forte, si cammina attraverso una strada militare che passa per il bosco di Fuldres e si arriva a Campo di Trens, dove fu ritrovata una pietra miliare del 201 d.C. che testimonia il passaggio di un’antica strada romana. Nel comune, per via della sua posizione strategica nella Valle dell’Isarco, si trovano tre castelli edificati tra XII e XIII secolo: Castel Guelfo, Castel Pietra e Castel Tasso, che è l’unico visitabile. Arrivati a Vipiteno, inserito tra i “borghi più belli d’Italia”, si possono ammirare la Torre delle Dodici (alta 46 m), eretta nel 1496 e ricostruita dopo l’incendio del 1868, e la chiesa barocca di Santa Maria della Palude, che ospita 5 statue dell’altare a portelle realizzato dallo scultore Hans Multscher. Infine, superata la frazione di Colle Isarco, si sale al Passo del Brennero, da cui si entra in Austria.